Minacce sindaca di Comiso, aggressione al pronto soccorso di Vittoria

Campo: “Vicende gravi e inqualificabili contro cui tutti siamo chiamati a dare un contributo affinché non si ripetano”

Palermo – “Durante il fine settimana appena trascorso, due episodi veramente molto gravi si sono susseguiti fra Comiso e Vittoria. Una lettera di minaccia di morte alla sindaca Maria Rita Schembari, con vari insulti e farneticazioni anche di carattere sessista, e l’aggressione fisica a infermieri e personale sanitario operante presso il pronto soccorso dell’ospedale “Guzzardi” di Vittoria, fermata solo grazie all’intervento delle forze dell’ordine. Due accadimenti diversissimi fra loro, uno fra l’altro fisico e l’altro di carattere intimidatorio, ma che hanno una comune matrice violenta. Difatti, gli autori, poggiandosi sull’idea malsana che le problematiche quotidiane possano venire risolte non rivendicando diritti e attivando gli strumenti consentiti ma semplicemente ricorrendo alle “vie brevi”, ovvero all’aggressione fisica e verbale del personale infermieristico di un pronto soccorso, oppure alla minaccia e alle intimidazioni nei confronti di un rappresentante delle istituzioni, dimostrano che fra le tante regole quotidiane della nostra società odierna alcuni aspetti fondamentali non sono ancora stati messi del tutto al sicuro. Si susseguono vicende disgustose e inqualificabili contro cui tutti siamo chiamati a dare un contributo affinché non si ripetano. Stavolta è toccato a dei lavoratori che svolgono una “professione” che troppe volte viene svolta e garantita senza quella serenità che sarebbe altresì da considerare imprescindibile in ogni atto aziendale, ed è anche toccato ad una sindaca che oltre alle minacce inerenti il “ruolo” svolto nelle istituzioni è stata offesa in quanto donna, con appellativi irripetibili che ne dimostrano la provenienza barbara. Rivolgo, pertanto, tutto il mio sostegno alle vittime di queste due vicende e faccio appello alla magistratura affinché le indagini ne assicurino alla giustizia i responsabili. Noi lavoriamo, costantemente, dal canto nostro, per una società che si affranchi definitivamente da fatti osceni come questi. Grazie a Maria Rita per il coraggio, e un grande grazie agli infermieri, eroi dei giorni nostri”.

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