Fiom Cgil Palermo: proclamate per venerdì 26 novembre 8 ore di sciopero per tutti i lavoratori metalmeccanici di Palermo e provincia

Palermo – La Fiom Palermo, nell’ambito dello sciopero nazionale programmate dalla Fiom, proclama per venerdì 26 novembre 8 ore di sciopero per tutti i lavoratori metalmeccanici di Palermo e provincia. Lo sciopero è proclamato per cambiare la manovra finanziaria del governo, sostenendo le proposte di Cgil, Cisl e Uil che sabato 27 novembre scenderanno nelle piazze di tutta Italia. A Palermo la manifestazione sarà alle ore 9 di fronte al Teatro Massimo.
    “Come Fiom Palermo abbiamo proclamato le otto ore di sciopero programmato dalla Fiom nazionale per dire che bisogna cambiare la finanziaria. Il primo punto è la riforma del sistema pensionistico. – dichiarano Francesco Foti, segretario generale Fiom Palermo,  Rosario Tomaselli e Rita Aiola della segreteria Fiom Palermo- I lavoratori nelle varie assemblee hanno ribadito che con l’avanzare dell’età molte mansioni del settore dei metalmeccanici, come il saldatore, il verniciatore, l’installatore delle telecomunicazioni o i manutentori del settore delle pale eoliche, e molti altri ancora, sono troppo gravosi da svolgere e  possono creare  danni agli operai stessi e  a chi lavora  accanto,  generando dei problemi di sicurezza sul luogo di lavoro. Inoltre, gli altri due temi affrontati durante le assemblee sono la precarietà e l’evasione fiscale: c’è la necessità di contrastare chi oggi evade le tasse, derubando i cittadini che onestamente le pagano”.
    “Lo sciopero di venerdì si terrà  nelle grandi imprese come  Fincantieri, Leonardo, Italtel ed Engineering – aggiungono Francesco Foti, segretario generale Fiom Palermo,  Rosario Tomaselli e Rita Aiola della segreteria Fiom Palermo – ma anche in molte piccole e medie imprese di Palermo e provincia. E sabato 27 novembre la Fiom sarà in piazza Verdi  con Cgil, Cisl e Uil per dire a questo governo che bisogna cambiare il passo di questa riforma, che non dà nulla ai lavoratori, oggi i primi che pagano le tasse”.
     Le richieste di Cgil, Cisl e Uil sono quelle di riformare il sistema pensionistico, riducendo l’età pensionabile ed estendendo le tutele per i lavori gravosi e usuranti e di risolvere le numerose crisi industriali presenti nel paese rilanciando inoltre gli investimenti pubblici e privati. E ancora:  rafforzare la prevenzione nei luoghi di lavoro e modificare il sistema degli appalti e subappalti.

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