Pnrr, Pasqua (M5S): “Numerose strutture sanitarie territoriali in Sicilia a rischio

Il divieto di acquisto di immobili da privati per realizzarle è aggirabile solo in casi eccezionali e residuali”

Palermo – “Per le Asp il divieto di acquisto da privati degli immobili per realizzare gli Ospedali di comunità, le Case di comunità e le Centrali operative territoriali previsti dal Pnrr può essere aggirato solo in casi eccezionali e residuali, lo ha affermato in maniera nettissima Domenico Mantoan, direttore generale di Agenas. Pertanto in Sicilia alcune delle nuove strutture sanitare previste dal Pnrr sono ad altissimo  rischio, tre solo nel Siracusano. E tutto questo per l’arroganza ed i soliti ritardi del governo Musumeci”

 Lo afferma il deputato regionale del M5S, Giorgio Pasqua,  che nei giorni scorsi aveva denunciato il rischio che alcune aree siciliane potessero essere costrette a rinunciare alle nuove strutture sanitarie perché previste in edifici non di proprietà delle Asp o comunque di una pubblica amministrazione.

“L‘esistenza di questo rischio – dice Pasqua – è stata confermata in commissione Salute da Mantoan, che in collegamento web a una mia precisa domanda ha risposto che la possibilità di realizzare le nuove strutture in edifici da acquistare da privati è praticabile solo in via residuale e del tutto eccezionale. In questa ottica le Case di comunità di Palazzolo Acreide, Rosolini e Siracusa potrebbero essere appese ad un filo, considerato  che la spesa totale prevista di 4 milioni e mezzo non è certo residuale e che anche l’eccezionalità del caso è difficilmente contemplabile, visto che, specie a Palazzolo e a Siracusa, era possibile individuare strutture pubbliche alternative, come l’ex Ostello della Gioventù nel primo caso e l’area Ex Onp della Pizzuta nel secondo caso. L’ex Ostello della gioventù di Palazzolo era stato addirittura messo a disposizione per la realizzazione di un Ospedale di comunità e  una Casa di comunità, con tanto di delibera di giunta”.

“I casi del Siracusano – continua Pasqua – non sono certo isolati. In Sicilia potrebbero essercene diversi e potrebbero privare diverse comunità di importanti strutture capaci di dare finalmente risposte adeguate alla domanda di salute dei cittadini. E tutto questo per l’arroganza ed i soliti ritardi del governo Musumeci e di Razza, che si è deciso a portare la questione in commissione solo in questi giorni e dietro nostre pressioni e che non ha mai pensato a fare il dovuto, propedeutico passaggio con i sindaci che meglio di tutti conoscono i territori”.

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