L’Istituto Nazionale di Bioarchitettura a Firenze, capitale mondiale del restauro


Firenze – L’Istituto Nazionale di Bioarchitettura (INBAR), che fa parte dell’Alleanza ASVIS per lo sviluppo sostenibile, durante le tre giornate del Salone del Restauro di Firenze ha trattato con partner e ospiti internazionali i temi legati alle attività di ricerca scientifica e tecnologica, all’elaborazione e alla promozione delle conoscenze, alla formazione permanente nel campo della sostenibilità ambientale.
Particolarmente proficuo il focus sulle “Sfide e opportunità di oggi per il restauro architettonico del futuro” dedicato ai temi della Bioarchitettura nel recupero e restauro architettonico, svolto in collaborazione con i partner CNT-APPs Research Project e Green Building Consiglio Italia (GBC Italia).

Grazie all’arch. Anna Carulli Presidente Nazionale dell’Istituto Nazionale di Bioarchitettura (INBAR) dal 2016 e Presidente della Fondazione Architetti nel Mediterraneo da maggio 2021, si è evidenziata la collaborazione tra Inbar e Cittaslow che “E’ del tutto naturale – ha detto durante l’intervento il Segretario Generale Piergiorgio Oliveti -, abbiamo le stesse parole e lo stesso schema. Le comunità Cittaslow e gli Esperti dell’Inbar mirano a perseguire obiettivi di interesse sociale e di studio scientifico per creare un pianeta migliore, sostenibile e facile da vivere per tutti”.

Il Presidente Nazionale INBAR ha confermato che questo è l’inizio di una cooperazione strutturale su più campi. “La qualità della vita e dell’abitare – ha detto l’arch. Carulli – contemplano la tutela della salute e una attenta gestione delle risorse naturali. In una visione ampia e olistica si esplorano temi come l’ottimizzazione dell’uso di risorse rinnovabili e non, la protezione della salute, la progettazione e il recupero edilizio e ambientale, la definizione e l’organizzazione di nuovi e vecchi insediamenti, l’attribuzione di qualità spaziale ad aree antropizzate e naturalistiche, nonché azioni di economia circolare”.

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