Nina siciliana e la donna nel medioevo

Palermo – Ai giardini di palazzo Reale il tributo della Fondazione Federico II e Dell’istituto Cervantes con il Maestro Josè Luis Pastor, uno dei massimi

specialisti al mondo di corde pizzicate medioevali.

“Donna gentile e leggiadra, bellissima sopra tutte le altre del suo tempo e

della sua Nazione, e che fu la prima femmina che s’abbia notizia che

poetasse in lingua volgare”. Così scrisse Vincenzio Nannucci nel 1838 nel

“Manuale della Letteratura del primo secolo della lingua italiana”

riferendosi a Nina Siciliana, che visse nel XIII secolo in Sicilia ed è

considerata infatti la prima donna a poetare in volgare. A lei è dedicato un

concerto che si terrà ai Giardini di Palazzo Reale il 27 maggio alle 20 con

Josè Luis Pastor, uno dei massimi specialisti al mondo in corde pizzicate

medievali.

Pastor sta svolgendo un intenso lavoro di ricerca sugli strumenti a pizzico

medievali, di cui possiede una collezione con cui suonerà: liuto spagnolo

del secolo XIII, liuto italiano del XIV-XV, citolas, guiterne (chitarra

medievale), vihuela de peñola e çinfonia.

Un omaggio che la Fondazione Federico II e l’Istituto Cervantes dedicano

alla poetessa della Scuola Poetica Siciliana che diede lustro alle donne del

suo tempo e che, ai Giardini del Palazzo Reale di Palermo, rivive attraverso

l’arte, la musica e gli strumenti del Maestro Josè Luis Pastor. I brani

saranno introdotti dall’attrice palermitana Gisella Vitrano.

“Ancora una volta – afferma il presidente della Fondazione Federico II

Gianfranco Miccichè – la Fondazione Federico II mette al centro il ruolo

della donna. Lo abbiamo già fatto con Santa Rosalia, Adelasia, Sofonisba.

Non potevamo non proseguire con Nina Siciliana, che diventa simbolo delle

altre donne del periodo medievale, riferimento nella musica e nella poesia.

Un musicista del calibro del Maestro Pastor, coi suoi strumenti e la sua

conoscenza del Medioevo, sarà protagonista di un interessante

approfondimento culturale”.

“Nina Siciliana – dice Patrizia Monterosso, direttrice generale della

Fondazione Federico II – fu legata alla corte di Federico II di Svevia. Una

“donna-angelo” rivoluzionaria che ribaltò gli schemi dell’amore cortese. Ugo

Foscolo la definì la nuova Saffo. Questo evento culturale è un omaggio alla

donna, attraverso la lirica medievale dei trovatori, la passione evocata

dalle composizioni musicali del tempo, le laudi religiose. Il punto di

partenza di un viaggio nel Medioevo, in cui José Luis Pastor racconta

magistralmente attraverso testi e musica, i contesti familiari, culturali e

sociali in cui la donna riuscì a lasciare il proprio sigillo”.

“Oltre il muro del tempo – afferma la direttrice dell’Istituto Cervantes di

Palermo, Beatriz Hernanz Angulo – sono rimaste la musica e le parole, le

immagini e le visioni delle donne del Medioevo. Questo concerto vuole

salvare dal silenzio queste donne europee, per dare loro voce e musica, in

una cornice splendida: i giardini del Palazzo Reale di Palermo, grazie alla

preziosa collaborazione della Fondazione Federico II e la schietta e

intelligente complicità femminile della sua direttrice, Patrizia Monterosso.

Un omaggio che l’Istituto Cervantes di Palermo vuole offrire a quelle donne

che sono state promotrici dell’uso della lingua volgare in letteratura e

hanno anche composto musica ricca di bellezza e sensibilità. Il risultato è

un viaggio di musica e poesia, sotto la squisita esecuzione di José Luis

Pastor, con sei repliche di strumenti medievali, frutto di una ricerca

esperta e dell’amore per la musica”.

Sei repliche di strumenti medievali, riprodotte da specialisti, basate

sull’iconografia e sui pochi resti conservati, sono il filo conduttore di

questo programma, che inizia con “Bel fiore danza”, musica italiana

medievale nella quale emerge la figura di Nina Siciliana, e continua con

altri brani musicali in cui è protagonista la donna.

Josè Luis Pastor

Grande musicista. Considerato uno dei massimi specialisti

in corde pizzicate medievali, è professore di chitarra classica al

Conservatorio Superiore di Musica “Manuel Castillo” di Siviglia. Premio di

fine corso nella specialità del liuto e della vihuela. Si è formato

nell’interpretazione storica con strumenti d’epoca in Spagna, Francia e

Italia. Interprete di Medieval Plucked Strings, è stato invitato in

Argentina, in Algeria, nel Regno Unito rispettivamente dalla Society for

Early Music di Buenos Aires, Algerian Festival e British Museum di Londra.

Ha tenuto corsi, conferenze, masterclass e concerti in festival di musica

antica in Spagna, in Bosnia-Erzegovina, in Francia, in Italia, in Portogallo

e in Marocco. Membro fondatore della Società Spagnola di Vihuela, da lui

rappresentata al III Incontro Mondiale delle Società di Liuto, Gijón, 2011.

Attualmente sta svolgendo un intenso lavoro di ricerca sugli strumenti a

pizzico medievali, di cui possiede una collezione di 7 copie: liuto spagnolo

del sec. XIII, liuto italiano del XIV-XV, 2 citolas, guiterne (chitarra

medievale), vihuela de peñola e çinfonia. Intorno a questo universo del filo

pizzicato medievale, ha realizzato programmi e registrazioni per RNE,

propone conferenze-concerti illustrati e ha scritto articoli per riviste

specializzate. È direttore del Conservatorio “Manuel Rojas” di Nerva e

professore di chitarra.

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