Madonna del Rosario, festa grande ieri sera con l’uscita del simulacro e la processione per le vie del quartiere

Ragusa – Una festa molto partecipata. Tantissimi i devoti e i fedeli presenti ieri sera nel quartiere dell’Ecce Homo per celebrare la Madonna del Rosario. Di certo, il modo migliore per mettere in rilievo il ritorno della festa esterna dopo il periodo pandemico. Così, insomma, è stata vissuta la fase conclusiva dei festeggiamenti. In serata, la santa messa presieduta dal parroco, il sacerdote Salvatore Vaccaro, e, con il Salve Regina, la solenne uscita della processione con l’antico e venerato simulacro della Vergine Santissima. Proprio in questa fase si è tenuto lo scenografico e giulivo omaggio alla Madonna con il grido osannante dei portatori, gli applausi dei fedeli, il lancio di volantini multicolori, il suono festoso delle campane e lo sparo di mortaretti. Quindi ha preso il via la processione vera e propria lungo le principali strade parrocchiali accompagnata dal corpo bandistico Risveglio Kamarinense di Santa Croce Camerina. In piazza Solferino, a seguire, lo spettacolo pirotecnico e, subito dopo, il rientro della processione con il simulacro portato a spalla dai devoti. In conclusione, il rito del “Sub tuum praesidium”, il devoto saluto di congedo alla Vergine santissima da parte dei fedeli e dei portatori. Dopo il rientro, è stato rinnovato l’appuntamento con la nuova edizione della festa per il 2023. Occorre aggiungere che in mattinata c’era stata l’ormai ricorrente tradizione del Risveglio mariano, vale a dire il comitato dei festeggiamenti, i devoti e il corpo bandistico avevano percorso le numerose viuzze del quartiere per annunciare ai residenti il giorno di festa. E’ stata avviata anche la raccolta di offerte per la festa e di generi alimentari per i bisognosi della parrocchia. La risposta è risultata molto consistente a mettere in rilievo il fatto che quando si parla di garantire supporto a chi ha bisogno i ragusani si adoperano sempre al meglio. Anche quest’anno, poi, è stata portata in processione una “varicedda”, cioè un piccolo simulacro, creato dai piccoli, che si rifà a quello più grande, proprio durante le varie fasi del Risveglio mariano. La festa, dunque, caratterizzata quest’anno da una serie di appuntamenti di ampio respiro, si è chiusa in maniera partecipata a dimostrazione di come la consistente partecipazione dei presenti sia il frutto di un’attenzione che, nel corso degli anni, è progressivamente cresciuta.

L’uscita del simulacro

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