Parrocchia di Sant’Isidoro Agricola, celebrata l’Epifania del signore con i colori dei cinque continenti della terra

Ragusa – La parrocchia di Sant’Isidoro Agricola ha celebrato l’Epifania del Signore con i colori dei cinque continenti della Terra, associando a ciascuno un colore. Bianco per l’Europa, rosso per l’America, giallo per l’Asia, verde per l’Oceania e blu per l’Africa. “Come i magi – spiega il parroco, il sacerdote Giorgio Occhipinti – ci lasciamo avvolgere dalla luce di Cristo e con gioia andiamo ad adorarlo. I magi sono i rappresentanti di tutti i popoli della Terra e sono chiamati ad adorare l’unico Dio, sono chiamati alla fede. Ed è per questo che ieri accanto a Gesù Bambino abbiamo collocato cinque fasce con i colori dei cinque continenti: la luce è simbolo della fede. I magi per primi hanno professato la fede verso l’unico vero Dio e salvatore Gesù. I magi, insomma, ci invitano a metterci in cammino perché tutti i popoli possano conoscere la salvezza. Più ci avviciniamo al Signore, più ci avviciniamo anche tra noi. È per questo che sull’altare abbiamo messo queste cinque fasce colorate attorno a Gesù Bambino. Scendono anche dal candeliere per simboleggiare i colori di tutti i cinque continenti. Capiamo che ieri è stata anche la nostra festa perché noi, che siamo italiani, abbiamo conosciuto Gesù non perché facevamo parte dell’antico popolo del Signore, il popolo ebraico, ma perché la luce della fede ci è stata portata dagli apostoli e anche noi abbiamo accolto questa luce, sorgente di salvezza e di gioia. È per questo motivo che l’Epifania è davvero una grande festa, la festa per tutti i popoli della terra”.

Ma i magi in questo cammino hanno con loro dei doni da portare a Gesù: l’oro, l’incenso e la mirra. Cosa significano questi doni? L’oro significa la consapevolezza che quel bambino è il Re dell’universo, perché l’oro è il simbolo della regalità. L’incenso esprime la fede, perché l’incenso si offre solo a Dio. La mirra è un profumo utilizzato per la sepoltura ed esprime la consapevolezza che quel bambino dovrà soffrire e morire sulla croce per la salvezza di tutti.

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