San Biagio, la festa liturgica del patrono di Comiso con il rito della benedizione della Gola

Comiso (Rg) – Torna la festa liturgica di San Biagio a Comiso. E anche il rito della benedizione della gola. Oggi, sono nove le sante messe in programma nella rettoria per rendere onore al Patrono. E a conclusione di ciascuna tra queste, seguirà il rito della benedizione della gola. Le celebrazioni eucaristiche si terranno, infatti, alle 8, alle 9, alle 10, alle 11, alle 12, alle 16, alle 17 e alle 18. L’ultima delle 19,30 sarà una concelebrazione eucaristica e sarà presieduta dal vicario foraneo, il sacerdote Girolamo Alessi. La chiesa sarà aperta l’intera giornata a partire dalle 7 e fino alle 21, così come comunica il rettore, il sacerdote Innocenzo Mascali. Il martire Biagio è ritenuto dalla tradizione vescovo della comunità di Sebaste in Armenia al tempo della “pax” costantiniana. Il suo martirio, avvenuto intorno al 316, è perciò spiegato dagli storici con una persecuzione locale dovuta ai contrasti tra l’occidentale Costantino e l’orientale Licinio. Nell’VIII secolo alcuni armeni portarono le reliquie a Maratea (Potenza), di cui è Patrono e dove è sorta una basilica sul Monte San Biagio. Il suo nome è frequente nella toponomastica italiana – in provincia di Latina, Imperia, Treviso, Agrigento, Frosinone e Chieti – e di molte nazioni, a conferma della diffusione del culto. Culto che ha trovato terreno molto fertile anche a Comiso. Avendo guarito miracolosamente un bimbo cui si era conficcata una lisca in gola, è invocato come protettore per i mali di quella parte del corpo. A quell’atto risale il rito della “benedizione della gola”, compiuto con due candele incrociate. In queste giornate che anticipano la solennità liturgica, l’impresa ecologica Busso Sebastiano, che gestisce il servizio di igiene ambientale in città, si sta occupando di effettuare un’azione di pulizia straordinaria tutt’attorno alla rettoria per rendere i siti interessati ancora più decorosi del solito.

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