Palermo – Ancora una volta lo spazio teatrale di via Vetriera alla Kalsa propone musica e danza mista agli esotismi orientali.Questa volta tocca a gruppo di casa nostra ma eccentrico: gli Area Sud
Li abbiamo visti all’opera in un sound avvolgente , diverso sia dal Folk tradizionale sia dalle musiche etniche riproposte da altri paesi:eppure il quintetto opera da anni per eseguire motivi tradizionali con l’ausilio di strumenti musicali di altre culture!

E’ il caso del Cajon o della cornamusa celtica in versione Gaita galiziana o il violino irlandese …che deliziano lo spettatore misto al canto tradizionale e alla chitarra battente calabrese.
Loro sono:,Cuzzocrea, Carnemolla, Barbanera e Cannata provenienti da gruppi musicali come i Dipnoi o i Nakaira e sperimentano un sound mediterraneo al pari della Taranta salentina ; ma qui’ sono i vocalismi di Cuzzocrea a fare la differenza riprendendo un po’ vagamente lo stile di Modugno o Rosa Balistreri.
Certo c’è’ chi piu’ coerentemente va alla fonte dell’oralita’, va alla scoperta delle antiche armonie delle estasi degli Spiritati a Sorrentini, come il docente Bonanzinga, altri che interpretano le danze delle “Annacate” rituali di Sant’Agata o i cori spezzati dei carrettieri ,ma poi ci sono i professionisti del canto e della musica popolare che aspettano il momento di acclamazione anche attraverso un CD messo in vendita per pochi euro.
Dunque una musica “lievemente tradizionale” quella degli Area Sud che va oltre la tarantella sebbene ci delizi con le favole,i miti evocati da …Lu “Friscalettu”!
Claudio Paterna