Consorzio di Bonifica 2 Palermo, sit-in dei lavoratori, da due mesi senza stipendio

Fai, Flai e Filbi mantengono lo stato di agitazione. “Primi impegni presi.  Attendiamo lo sblocco degli arretrati e la semestralità”

Palermo – Si è svolto il presidio dei lavoratori del Consorzio di Bonifica 2 Palermo indetto Fai Cisl, Flai Cgil e Filbi Uil sotto la sede dell’assessorato all’Agricoltura. Alta l’adesione dei lavoratori.

   La protesta è scattata per i sistematici ritardi nell’erogazione degli stipendi ai 200 dipendenti.  I sindacati sono stati ricevuti dal capo di gabinetto dell’assessore all’ Agricoltura e dal commissario straordinario del consorzio della Sicilia occidentale, ricevendo rassicurazioni. Un incontro che è stato giudicato “parzialmente soddisfacente”: pertanto i sindacati hanno deciso di mantenere lo stato di agitazione.  

   “Abbiamo rappresentato il grave stato di disagio vissuto dai lavoratori a causa del mancato pagamento di due mensilità arretrate e la preoccupazione per i tempi necessari per sbloccare le ulteriori mensilità della prima semestralità del 2023”, dichiarano i segretari generali di Fai Cisl, Flai Cgil e Filbi Uil Franco Nuccio, Dario Fazzese e Gerlando Inzerillo.

   “Tempi tecnici – hanno rimarcato i rappresentanti sindacali – esageratamente lunghi per ottenere il versamento dei contributi regionali a favore dei consorzi: è questo il problema principale dietro l’accumularsi di ritardi che i lavoratori non possono più tollerare”.

   Il capo di gabinetto si è quindi impegnato in prima persona per seguire l’iter del decreto e consentire le erogazioni degli stipendi al Consorzio di Palermo entro una decina di giorni. A seguito del sit in di stamane, nel pomeriggio – comunicano i sindacati – il decreto è stato registrato e contestualmente è stato emesso il mandato di pagamento. E l’arrivo delle due mensilità arretrate dovrebbe quindi coincidere con la prima settimana di maggio.

    Il commissario straordinario ha assicurato invece che il bilancio del consorzio sarà presentato entro una settimana, in modo da consentire l’anticipazione dei residui della prima semestralità.

  “Per quanto riguarda il contributo regionale – aggiungono Nuccio, Fazzese e Inzerillo –  ci è stato ribadito che un semplice decreto dell’assessore potrebbe non essere sufficiente ad accelerare i tempi, come ad esempio accade per gli stipendi dei dipendenti diretti della Regione. Probabilmente, potrebbe essere necessaria una norma di legge specifica”.

    Per queste ragioni, pur apprezzando l’impegno a sbloccare gli arretrati e la semestralità, Fai Cisl, Flai Cgil e Filbi Uil mantengono lo stato di agitazione dei lavoratori e si riservano, nel caso gli impegni presi non venissero rispettati, di mettere in campo ulteriori iniziative.

“E’ intenzione di queste segreterie territoriali – annunciano Franco Nuccio, Dario Fazzese e Gerlando Inzerillo – coinvolgere le segreterie regionali delle nostre organizzazioni affinché si apra un’interlocuzione politica sul tema del contributo regionale, unica soluzione concreta e realistica, a nostro parere, per superare definitivamente il problema salariale del consorzio”.

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