Cattedrale dell’Immagine di Firenze. Per la prima volta la versione immersiva e semiscenica dell’opera, “La Traviata”

Firenze – Cattedrale dell’Immagine di Firenze – Per la prima volta nel panorama musicale la versione immersiva e semiscenica dell’opera più rappresentata al mondo, “La Traviata”.

«La Cattedrale dell’Immagine di Firenze ospiterà ogni giovedì, dal 15 giugno alla fine di agosto, con una produzione Opera Laboratori-Sillabe Editore, Modigliani Produzioni-Crossmedia, per la prima volta nel panorama musicale la versione immersiva e semiscenica dell’opera più rappresentata al mondo, “La Traviata”.

Un narratore, Paolo Noseda, accompagnerà il pubblico nella storia amorosa più struggente di tutti i tempi. Centrale è l’amore di Violetta, la protagonista: un sentimento che non chiede nulla in cambio, è passione, rinuncia, sacrificio. “Amami Alfredo” canta Violetta, e più che una richiesta è uno sfogo a quell’amore che la consuma, ma che al tempo stesso la tiene in vita.

L’opera narra la storia della cortigiana Violetta, dapprima presentata come una donna dissoluta che conduce fieramente una vita libera da ogni legame, ma che viene sopraffatta, contro le sue stesse aspettative, dall’amore di Alfredo, giovane di buona famiglia che l’avverte di prendersi cura della propria salute, poiché la vita a cui è dedita l’ha portata a contrarre la tisi. Violetta rinuncia alla posizione di cui godeva in società e alla propria indipendenza, lasciando Parigi per ritirarsi con Alfredo a vivere in campagna. Il padre di lui, tuttavia, la raggiunge per chiederle di porre fine alla relazione con suo figlio, che sta compromettendo l’onore della sua famiglia, impedendo alla sorella di Alfredo di prendere marito. Alfredo, ignaro del motivo dell’allontanamento della sua amata, scopre la verità solo quando ormai è troppo tardi e Violetta, consumata dalla tisi, muore tra le sue braccia.

La figura di Violetta è ispirata alla nota cortigiana Marie Duplessis, realmente esistita, con la quale lo stesso Alexandre Dumas figlio aveva vissuto una relazione d’amore tormentata, prima di vederla esalare l’ultimo respiro all’età di appena ventitré anni e di raccogliere la sua memoria nel celebre La signora delle camelie da cui trae origine La Traviata.  

La musica, con le sue arie più famose, si intreccerà per questo evento unico nel suo genere con le videoinstallazioni appositamente create da Crossmedia e proiettate nella Cattedrale. Allestimento scenico e regia di Nicola Fanucchi, direzione artistica Mario Menicagli».

Cattedrale dell’Immagine, Piazza di Santo Stefano, 5 – Firenze

Giuseppe Longo

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