Palermo – Sono state fino a oggi più di 200 le assemblee programmate dalla Cgil Palermo e dalle sue categorie in tutti i posti di lavoro e nelle sedi zonali della Camera del Lavoro e nelle leghe dello Spi.
Assemblee partecipatissime, in vista dello sciopero generale di Cgil e Uil del 29 novembre per cambiare la manovra economica del governo. Altissima l’adesione riscontrata alle ragioni della protesta. A Palermo il 29 ci sarà una manifestazione regionale con un corteo da piazza Croci a piazza Verdi, dove si terranno gli interventi conclusivi.
Un’altra occasione di confronto importante: l’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori dipendenti dell’Università di Palermo, dell’indotto e degli appalti che si terrà questa mattina dalle 10.30 alle 12.30 nell’aula magna della facoltà di Scienze Agrarie. Introduzione del segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo, presiede la segretaria Cgil Palermo Bijou Nzirirane e conclude Pino Gesmundo, della segreteria nazionale Cgil. Parteciperanno i lavoratori delle categorie coinvolte.
L’assemblea intercategoriale, che vedrà la partecipazione delle federazioni palermitane della Flc, della Filcams, della Fiom, della Fp, della Fillea, della Flai, è aperta alle associazioni studentesche e ai docenti. Coinvolgerà i lavoratori degli uffici universitari e del Policlinico, le centinaia di lavoratori degli appalti e delle manutenzioni, gli addetti ai servizi di sorveglianza, i lavoratori agricoli che curano Orto Botanico, aere verdi e supportano le attività nella ricerca all’interno di Agraria. E gli addetti al pulimento, con contratti part-time e redditi molto bassi, che vivono più degli altri il dramma di arrivare a fine mese. Ci sarà anche una delegazione dei medici del Policlinico e dei lavoratori precari dell’università.
La Cgil lancia l’appello agli studenti perché siano presenti all’assemblea. “L’Università è stata scelta apposta come luogo simbolo di ‘lavoro complesso’, dove lavorano gomito a gomito operatori di tanti settori, impegnati a garantire il diritto allo studio e a rendere accessibili alla popolazione studentesca tutti i servizi dell’Università – dicono il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo e il segretario d’organizzazione Cgil Palermo Francesco Piastra – Dobbiamo arrivare uniti alla manifestazione, in un unico blocco sociale, per cambiare il nostro Paese, che sta andando verso la svalutazione dei diritti sociali. Il rincaro generalizzato dei prezzi e un reddito falcidiato dall’inflazione, che negli ultimi tre anni è aumentata del 17 pe cento, non consente lavoratori e pensionati di sbarcare il lunario. Gli interventi sul fisco da parte del governo non prevedono alcuna restituzione in favore dei redditi medio-bassi. E il nuovo bonus previsto dal governo, che ha sostituito lo sconto introdotto dal governo Draghi sull’ imponibile contributivo, mediamente, per redditi fino a 35 mila, fa riscontrare una perdita di 200 euro rispetto all’anno in corso”.
“L’Università e la scuola, nei prossimi 7 anni, oltre alla sanità, saranno tra i settori più colpiti dai tagli che il governo ha già programmato – aggiunge il segretario generale Flc Cgil Palermo Fabio Cirino – Si taglia alla ricerca, si taglia sulla qualità della didattica, soprattutto nelle regioni del sud, a discapito degli studenti, che continuano a fuggire verso gli Atenei del nord. Non si stanziano soldi per il turn over, per assumere nuovi docenti, infermieri e personale per garantire servizi. Si continua a tagliare e a cascata questo inciderà sui costi a carico degli studenti”.