“Corpus Temporis” prorogata la mostra di Giovanni Leto, al Museo Guttuso

Bagheria (Pa) – Visto il grande successo e il crescente interesse riscontrato, il Museo Guttuso di Bagheria riconferma e proroga la mostra «Corpus Temporis» di Giovanni Leto, fino al 5 dicembre prossimo, tre mesi in più rispetto alla scadenza
originariamente prevista.
La mostra, curata da Rosalba Colla, in collaborazione con l’Archivio Giovanni Leto, è accompagnata da un testo critico di Franco Lo Piparo, che pone l’accento proprio sulla temporalità che nelle opere di Leto è intesa come portatrice di cambiamento e nuova vita, fatta di fratture e discontinuità.

L’esposizione comprende complessivamente 37 opere della produzione più o meno recente dell’artista, che narrano un vissuto quotidiano, sospeso tra il tempo e l’eternità. Sono opere su tela di grande formato, costituite da pagine di giornale ritorte e frammiste a pigmenti, sculture che dominano lo spazio calpestabile e una imponente installazione composta da 17 elementi cartacei in forma di massi che fluttuano nel vuoto. La mostra è organizzata all’interno di Animaphix Film Festival, con il sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Siciliana e del Comune di Bagheria.

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Giovanni Leto (Monreale, 1946). Ha studiato all’Istituto Statale d’Arte di Palermo, all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e all’Accademia di Belle Arti di Palermo dove, nel 1968, ha conseguito il diploma in Pittura. La sua ricerca, fondata da sempre su un acuto interesse per i materiali, a partire dal 1982 è volta ad approfondire gli spessori tattili della carta di giornale con cui da vita ad una “pittura” che mentre innova il proprio linguaggio conquistando una nuova spazialità, si fa racconto divita vissuta. Oltre che in Italia l’artista espone le sue opere a Parigi, Berlino, Sydney, Caen, Stoccolma, New York, Bagdad ed Helsingborg.Tra le numerose mostre, nel 1988 la personale “Geologia dell’altrove”, all’ex Ospedale Santa Caterina a Monreale, curata da G. Di Genova; nel 1989, la mostra di gruppo Sottosuolo del linguaggio, alla Galleria Ezio Pagano di Bagheria (PA), curata da Filiberto Menna; nel 1998 la partecipazione alla rassegna “La Sicilia è un arcipelago”, al Citizens Columbus Foundation di New York curata da Lucio Barbera; nel 2002 l’Antologica al Museo Renato Guttuso a Bagheria, curata da Enrico Crispolti; nel 2005, la partecipazione alla mostra “L’Echange- 3° Salone Internazionale di Arti Plastiche e Figurative”, a Parigi; nel 2011 la partecipazione alla “54° Biennale di Venezia – Padiglione Italia, curata da Vittorio Sgarbi; nel 2016, la personale Giovanni Leto-Orizzonte in orizzonte 1985 / 2016, alle Fabbriche Chiaramontane ad
Agrigento curata da Lorenzo Bruni; nel 2019 la personale “Ritratto di Ignoto” al Museo Riso-Cappella dell’Incoronata, a Palermo, presentata da Franco Lo Piparo; nel 2020, la partecipazione alla mostra “Novecento – da Pirandello a Guccione”, a Noto (SR), curata da Vittorio Sgarbi.

Opere nei musei: Museo Bargellini – MAGI ‘900, a Pieve di Cento (Bologna); Museo Renato Guttuso, a Bagheria (Palermo); Museo Bilotti Aranciera di Villa Borghese, a Roma; Pinacoteca Civica d’Arte Contemporanea, a Sulmona (Aquila); Museo Bilotti Ruggi d’Aragona, a Rende (Cosenza); Museo Riso, a Palermo; Museum – Osservatorio dell’Arte Contemporanea in Sicilia -, a Bagheria (Palermo); Fondazione Orestiadi – Ludovico Corrao, a Gibellina (Trapani); Accademia di Belle Arti – Collezione Libri d’Artista, a Palermo; Museo Limen Arte, a Vibo Valenza. Bibliografia essenziale: Maurizio Calvesi, D. Favatella Lo Cascio, “Museo Guttuso”, edizioni Novecento, Palermo, 1991; AA.VV. “Arte come comunicazione di vita”, edizione Franco Maria Ricci, Milano, 2000; Enrico Crispolti, “Giovanni Leto opere 1963 -2002”, edizione Ezio Pagano, I quaderni dell’arte, Bagheria, 2002. Giorgio Di Genova, “Storia dell’Arte Italiana del ‘900 – Generazione anni quaranta, tomo 2″, edizione Bora, Bologna, 2009;
Sitografia:
http://www.archiviogiovannileto.com/
http://www.giovannileto.it/
Informazioni sulla mostra
Informazioni sulla mostra
L’esposizione “Corpus Temporis” è fruibile fino al 5 dicembre
da martedì a domenica
dalle ore 9,00 alle ore 17,00


Indirizzo:
Museo Guttuso – Villa Cattolica
Via Rammacca, 9 (SS 113)
90011 Bagheria PA
Contatti:
http://www.museoguttuso.com /
museoguttuso@gmail.com
tel. 366 803 5918
+39 340 088 0027


Organizzazione:
associazione.qb@gmail.com
tel. +39 339 236 49 30
Ingresso Gratuito
L’accesso è regolamentato nel rispetto delle norme di prevenzione del contagio disposte dalla legge. Per accedere è necessario esibire la Certificazione verde Covid-19 (Green Pass) in formato analogico o digitale.

Giovanni Leto

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