Tre minori si divertivano a tirare sassi ai vetri dei bus urbani ma la Polizia di Stato li ha scovati

Palermo – Dovranno rispondere dei reati di attentato alla sicurezza dei trasporto, danneggiamento ed interruzione di pubblico servizio. Con queste accuse, tre minori, dovranno fare i conti con la giustizia e forse ci penseranno due volte prima di scegliere il tipo di passatempo per ammazzare la noia.

Succede a Palermo. Ma il riferimento geografico poco importa perchè maleducazione e mancanza di senso civico imperano in tutta la penisola sebbene si esprimano con metodologie diverse.

Ad essere presi di mira sono stati diversi mezzi colpiti da sassi lanciati all’altezza di via Leonardo da Vinci, intersezione con la via Casalini. Gli agenti del  Commissariato di P.S. “Zisa-Borgo Nuovo” hanno già identificato gli autori dei lanci di pietre che dovranno rispondere dei reati di attentato alla sicurezza dei trasporto, danneggiamento ed interruzione di pubblico servizio.

Gli allarmanti episodi sono accaduti, intorno alle 5:00 del mattino dello scorso 14 settembre, quando la mano inizialmente ignota di alcuni sconsiderati ha lanciato delle pietre contro alcuni autobus di linea in transito mentre i mezzi stavano percorrendo la via Leonardo da Vinci. La sassaiola, a breve distanza di tempo, ha riguardato almeno quattro autobus, due dei quali sono rimasti danneggiati riportando la rottura del vetro centrale, lato sinistro e dello specchietto retrovisore sinistro, mentre le altre vetture, fortunatamente, non hanno subito alcun danno. Anche se, in uno di questi eventi, il conducente ha rischiato di essere colpito, avendo in quel momento il finestrino abbassato.  

Ourtroppo questo episodio è uno dei tanti che la cronaca ci ha fatto conoscere e l’emulazione è certamente la cosa da combattere subito. I punti deboli di queste vicende riguardano famiglie ed il loro metodo educativo ma anche la Società deve interrogarsi per sapere se si è tralasciato qualcosa nel proporre atteggiamenti alternativi.

Gli autisti dei mezzi danneggiati si sono trovati costretti a fermare la corsa ed a rientrare in deposito per cambiare mezzo, non prima di avere allertato la Polizia di Stato che ha avviato una capillare ricognizione del quartiere con le volanti dell’UPGSP.

I conducenti, in merito a quanto loro occorso, hanno reso ai poliziotti racconti simili e convergenti in relazione alle dinamiche delle aggressioni subite. In particolare hanno raccontato di aver visto tre ragazzini, dell’apparente età di 14/15 anni, lanciare le pietre, per poi fuggire lungo la via Casalini in direzione della via Michelangelo.

Nell’immediatezza dei fatti e poco dopo le chiamate di emergenza, le febbrili ricerche degli autori del reato sono giunte ad un esito positivo: un equipaggio della volante, proprio all’intersezione tra la via L. da Vinci e la via Casalini, ha identificato 3 giovani in fuga nelle vie adiacenti, che avevano già scavalcato una recinzione d’accesso ad un terreno attiguo.

I tre minorenni, incensurati e residenti in via limitrofe, all’atto del controllo, hanno manifestato ansia e nervosismo. Sarebbero loro gli autori della sassaiola.

La circostanza che più di una vettura fosse stata interessata dal lancio di pietre ed in orari differenti ha fatto ritenere plausibile ai poliziotti ciò che è stato poi puntualmente verificato dalla visione delle telecamere di un’area di servizio della zona: chi aveva agito in modo tanto dissennato, lo aveva fatto a più riprese ed aveva individuato il luogo più idoneo ai lanci, in una porzione di marciapiede non distante dalle telecamere dell’area di servizio. Su quel marciapiede i ragazzi hanno raccolto le pietre da terra e sempre da lì le hanno lanciate all’indirizzo degli autobus in transito.

La visione di quelle telecamere ha fornito importanti elementi anche in ordine alle identità dei tre sconsiderati, fuggiti alla vista degli agenti proprio sotto l’occhio vigile delle telecamere. I tre, identificati dai poliziotti, risultano indagati a piede libero.

L’incremento di atti vandalici ma anche altre forme di teppismo sono un campanello d’allarme che ci spinge ad intervenire tutti, ognuno per la propria parte perchè, scaricare la responsabilità solo da un lato non farà mai riequilibrare la bilancia.

Luca La Scala

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