Gli studenti finalisti del progetto “Coraggio a 360°”

Un esempio per i giovani” 2021 hanno partecipato presso la Sala Martorana di palazzo Comitini, ai due appuntamenti di “Istituzioni a confronto” : “Raccontare il Coraggio – Il coraggio di Raccontare” e “Il futuro dopo la Pandemia”

Palermo – Nel corso della mattina si è svolto “Raccontare il Coraggio – Il coraggio di Raccontare”

Appendice del progetto “Coraggio a 360° – Un esempio per i giovani 2021” promosso dalla Città Metropolitana di Palermo, l’incontro ha avuto lo scopo di offrire ai giovani studenti protagonisti una opportunità di conoscenza e approfondimento con chi per mestiere racconta il coraggio e ha il coraggio di raccontare. 

Un incontro con giornalisti come opportunità di approfondimento sugli strumenti e sulla forma di comunicazione. Gli studenti hanno ascoltato l’esperienza diretta dei professionisti e posto i loro interrogativi, innescando un confronto ricco e proficuo. 

I lavori sono stati aperti dal Sindaco metropolitano, Leoluca Orlando che ha sottolineato che “il coraggio è l’alternativa alla paura e la paura si combatte con la cura. Io ho paura, ma se ho cura di me e degli altri, mi libero dalla paura” ha poi rivolto il suo “apprezzamento al dott. Filippo Spallina per l’idea del progetto e a tutti i suoi collaboratori per la passione e la professionalità con cui lo hanno realizzato”, rivolgendosi ai giornalisti ha ricordato, tra le altre cose, la valenza umanistica del loro lavoro “nel riportare la cronaca, essi hanno cura della verità, vuol dire che raccontano anche le storie, storie imperfette, perché le parole sono tutte belle e perfette ma vuote se non vissute”   e ha chiuso  rivolgendosi agli studenti “Grazie per la vostra presenza attiva poiché ciò che fate per voi stessi serve alla comunità in cui vivete”

Nel corso dell’incontro si sono alternati al microfono, i giornalisti 

Emanuele Giordana, saggista e docente di giornalismo – Coraggio e cronaca dalle guerre. L’esempio Afghanistan; 

Rino Cascio, Capo Redattore RAI Sicilia – Coordinare chi scrive: l’esperienza che entra in redazione; 

Luciana Esposito, fondatrice di Napoli.it – In prima linea: il rischio di scrivere; 

Vittorio Corradino, già presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia – L’Ora, il primo giornale a parlare di mafia: testimonianza ed esempio per le nuove generazioni. 

Ha moderato l’incontro, Marco Romano, Direttore Responsabile del Giornale di Sicilia

Sintesi interventi “raccontare il coraggio – il coraggio di raccontare” 

Palazzo Comitini

Emanuele Giordana 

il coraggio di un giornalista è il suo dovere di raccontare, ma la cosa più importante, in un conflitto come è stato quello dell’Afghanistan, è il coraggio di chi cerca di sopravvivere, di chi si ostina a sopravvivere nonostante la guerra. È a questa gente che noi dobbiamo dare voce, di questa gente dobbiamo raccontare il quotidiano tentativo di sopravvivere a un conflitto.

Luciana Esposito

È stata una mattinata ricca di contenuti ed emozioni. Soprattutto per l’energia positiva che questi ragazzi sono in grado di trasmettere. Parlare ai giovani è importantissimo, per questo mi stava particolarmente a cuore sottolineare a loro che siamo noi giornalisti impegnati in prima linea contro la criminalità ad avere bisogno del loro coraggio.

Quel coraggio che possono palesare attraverso un semplice like e soprattutto rilanciando le nostre inchieste. Bastano piccoli, ma incisivi gesti per migliorare la società in cui viviamo e per lasciarsi ispirare da valori sani.

Rino Cascio 

Il coraggio non può essere una virtù da eroi. Tutti siamo chiamati a superare la paura (diffusa come strategia di potere) per portare avanti il nostro impegno (nel lavoro, nella vita) con senso di responsabilità e insieme agli altri. Il coraggio è quello della solidarietà e della condivisione. La paura si supera insieme. E nel giornalismo è fondamentale il cammino collettivo (il confronto, l’ascolto, la verifica) per non avere paura e raccontare le realtà più difficili e pericolose, per diffondere le notizie che altri vorrebbero nascondere. Comporta fatica, ma è l’unica strada percorribile.

Vittorio Corradino 

Ricordando le principali vicende che hanno contraddistinto gli ultimi anni di vita dello storico quotidiano palermitano del pomeriggio, che chiuse i battenti nel 1992. Ha detto – “Un giornale che aveva uno spirito battagliero e di inchiesta nel suo stesso DNA e che ha fatto della lotta alla mafia un punto di partenza per il riscatto economico e sociale della Sicilia”.

Marco Romano

Il giornalismo oggi come non mai vive una condizione di difficoltà oggettiva legata all’evoluzione liquida e non sempre omogenea dell’informazione. Nonostante questo deve rappresentare più che mai il senso di responsabilità e connessione con i fatti del mondo visto con gli occhi di chi non tutela interessi, se non quelli della collettività. Ci vuole coraggio anche a fare questo, senza necessariamente essere martiri o eroi. 

L’incontro “Il futuro dopo la Pandemia” dove le Istituzioni a confronto, in merito al progetto “Coraggio a 360°”, hanno dialogato sui temi riguardanti il Covid, la legalità nell’impresa, la tutela delle donne, e la salute dei consumatori. 

Le loro storie e testimonianze sono state raccontate agli studenti proprio per sviluppare in loro un senso di coraggio nel presente ma soprattutto nella loro vita futura 

Ospiti presenti:

Antonio Parenti, Direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea  

Claudia Sannasardo, medico dell’emergenza Covid 

Fabio Picciolini, già presidente della Consumer’s Forum 

Francesco Falso, Tenente Colonnello del Nucleo di Polizia Economico Finanziario della Guardia di Finanza 

Rosaria Maida Primo, dirigente della divisione anticrimine della Polizia di Stato

Le conclusioni sono state affidate a Stefano Amore, Magistrato assistente alla Corte Costituzionale e curatore del libro “Ritratti del Coraggio” da cui è stato preso spunto al progetto promosso dalla Città Metropolitana.

L’incontro è stato moderato da Roberto Marrone, giornalista impegnato nel racconto delle storie di mafia ed antimafia.

“Il futuro dopo la Pandemia”:  

Antonio Parenti 

È ammirevole l’impegno, la dedizione e la sensibilità che voi ragazzi mettete in queste tematiche così importanti, caratteristiche che non tutti hanno. Mi sono state raccontate dei miei collaboratori quando avete visitato la sede di Roma e le sto toccando con mano io qui a Palermo. Le istituzioni europee sono al vostro fianco per appoggiarvi in tutti i vostri percorsi.

Francesco Falso 

l’impegno da parte delle forze dell’ordine ed in particolare della guardia di finanza sia prima che dopo il covid, è superlativo e con coraggio affrontiamo difficili operazioni contro l’evasione fiscale, la mafia e qualsiasi tipo di illegalità economica.

Rosaria Maida

Sono fin troppe le donne che vengono abusate, maltrattate, molestate, l’unica arma per combattere questi fenomeni è farsi forza e ribellarsi a tutto e a tutti soprattutto attraverso, oltre alla Polizia, i centri antiviolenza, le scuole, le ASP.

Claudia Sannasardo

La gestione dei pazienti dentro i reparti, i tamponi e adesso i vaccini sono fondamentali per la nostra sopravvivenza e per un ritorno più veloce possibile alla normalità. 

Ragazzi fate attenzione particolarmente alle fake news presenti sul web e sulla disinformazione dei social nei confronti della pandemia

Fabio Picciolini

I giornali e tutti i mezzi di informazione hanno un ruolo fondamentale nei confronti dei consumatori che dopo mesi di lockdown chiusi a casa hanno rifugiato nei social tutte le loro scelte in termini di consumo ovviamente condizionati da chi utilizza questi strumenti per false pubblicità e informazioni.

 Per la Città Metropolitana sono stati presenti nei due incontri, la Segretario/Direttore Generale, Antonella Marascia, il Consulente già Dirigente, ideatore del Progetto Filippo Spallina e la Capo di Gabinetto, Marianna Mirto, Maria Rosa Ferraù e Antonio Chiummo Rup del progetto. 

Oggi, al Teatro Massimo si svolgerà la serata conclusiva con la premiazione degli studenti finalisti. 

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