Istituire enoteca regionale a Vittoria, Campo e Gurrieri: “Opportunità per valorizzare ulteriormente la città e le sue peculiarità”

Vittoria (Rg) – “Il prossimo fine settimana la città di Vittoria andrà al voto e tra le proposte di legge più importanti che abbiamo condiviso con il nostro candidato sindaco Piero Gurrieri c’è senz’altro quella che proprio negli scorsi giorni abbiamo portato all’Ars e relativa all’istituzione della terza sede dell’Enoteca regionale Siciliana all’interno del Museo Civico Polivalente di Piazza Henriquez, ex Museo Virgilio Lavore, e già sede della locale enoteca” Lo dice la deputata regionale del M5s, Stefania Campo, mettendo in evidenza come la stessa porterebbe inevitabili benefici alla città ipparina e a tutto il territorio, valorizzando ed esaltando allo stesso tempo le peculiarità e le caratteristiche dell’economia locale.

“Le enoteche regionali – spiegano Campo e Gurrieri – sono state istituite con l’art. 5 della legge regionale del 2 agosto 2002 ed attualmente sono due: ad Alcamo presso il castello dei Conti di Modica e a Castiglione di Sicilia, nella sede del Comune della città etnea. Nonostante la norma ormai quasi ventennale, la sede di Alcamo è stata inaugurata solo lo scorso mese di agosto a seguito del contributo di 140mila euro da ripartire nelle tre annualità 2021, 2022 e 2023 mentre la sede di Castiglione di Sicilia è stata resa operativa a fine 2011. E’ evidente come le attività poste in essere dalle due sedi attuali non siano per nulla sufficienti ed adeguate per la promozione e la valorizzazione dell’intera produzione vinicola siciliana, visto che di fatto viene tagliato fuori il territorio del sud-est dell’isola, storicamente ad alta vocazione vinicola, e nel quale vengono prodotti alcuni dei più celebri vini al mondo, basti pensare al Cerasuolo di Vittoria o al Nero d’Avola. E proprio a Vittoria, sede del Cerasuolo, riconosciuto a DOCG con decreto ministeriale del 13 Settembre 2005, si trova il Consorzio di tutela Cerasuolo che rappresenta da solo circa l’85% dei produttori delle province di Ragusa, Catania e Caltanissetta: le tre aree di produzione”.

Non si può non considerare, inoltre, come la Strada del Vino Cerasuolo di Vittoria, di cui vi fanno parte 58 aziende della provincia, oltre i comuni di Vittoria, Acate, Chiaramonte Gulfi, la Camera di Commercio, il Consorzio di tutela del Cerasuolo, sia una delle più attive e rinomate tra le 13 strade del vino finora istituite in tutta la regione, anche per via dell’immenso patrimonio architettonico, storico, culturale, artistico e naturale presente nell’intero sud-est dell’isola, che si estende dalle città barocche del Val di Noto, patrimonio dell’Unesco, fino al mare, lungo le coste più belle dell’Isola, passando per l’eleganza del Liberty proprio della citta di Vittoria.

Stefania Campo

“Ed anche per questo motivo – proseguono la deputata regionale e il candidato sindaco – è stata scelta la città di Vittoria come terza sede dell’enoteca regionale. La città ipparina presenta adeguate strutture di edilizia monumentale e storica, come richiesto dalla legge istitutiva delle enoteche regionali, e si trova al centro di un territorio fortemente caratterizzato dalla produzione di vini di alta qualità e in via di piena integrazione nel circuito turistico città-campagna e mare-monti. Si tratta di un’esigenza già avvertita da molti anni dal territorio, tant’è che nel giugno 2004 quando la Giunta regionale ha deliberato l’approvazione del PIOS (Pacchetto integrato di operazioni strategiche) n. 20 ‘Valle dell’Ippari’, era prevista la realizzazione di una enoteca regionale proprio nella zona di Vittoria. Un progetto poi bruscamente abortito, con grave penalizzazione per una delle più importanti aree di produzione vinicola con valenza turistico-agroalimentare, indebolendo lo sviluppo della filiera, la commercializzazione e la promozione turistica di prodotti legati strettamente al territorio. Una proposta che non fu presa in considerazione, perché i governi che si sono succeduti nel tempo hanno da sempre favorito i territori politicamente più forti e con bacini di voti più cospicui, senza tenere in conto i reali bisogni per far sviluppare la regione”.  

Qualis eligere