Un medico in trincea: Mario Slavich nella Grande Guerra. Martedì 9 novembre

Trieste – Associazione Culturale F. Zenobi, storia e itinerari della Grande Guerra. Martedì 9 novembre al Circolo della Stampa. Un medico in trincea: Mario Slavich nella Grande Guerra.

«Organizzato dall’Associazione ex allievi del liceo Petrarca si svolgerà martedì 9 novembre, con inizio alle 17.00 al Circolo della Stampa l’incontro con lo storico Roberto Todero, che presenterà il libro “Patriae ac Humanitati”. Il volume racconta con l’ausilio di molte immagini d’epoca l’esperienza di guerra di Mario Slavich, medico militare dell’esercito austroungarico nella Prima Guerra Mondiale. Introdurranno Marina Mai dell’associazione ex allievi del Petrarca e il consigliere del Circolo della Stampa, Gianni Martellozzo.

Il libro, curato da Roberto Todero si avvale delle fotografie scattate e raccontate da Mario Slavich. Con una serie di brevi ma esaurienti didascalie Roberto Todero, ha seguito le tracce sia con una lunga e non sempre facile ricerca negli archivi di Trieste e Vienna sia muovendosi sul terreno stesso che vide protagonista Mario Slavich. Arruolato nel 1914 venne inquadrato alla fine dello stesso anno come soldato della sanità della Leva di Massa con i distintivi da Volontario per un Anno nel Imperiale e Regio 9° reparto della Sanità, il cui comando era a Trieste in via Fabio Severo, nell’ospedale militare che è oggi divenuto un campus universitario.

Arrivato a Celje nel 1916 ebbe la nomina ad Alfiere. Fu attivo sempre come soldato della Sanità in più luoghi per venir poi inserito in un reparto d’élite: il 1° Reggimento Gebirgsschützen (Klagenfurt), un reparto equipaggiato e addestrato per la guerra di montagna che Slavich seguì al fronte del Carso, vivendo la decima e l’undicesima battaglia dell’Isonzo tra il posto di primo soccorso di Martinuci e la caverna Hindenburg, ai piedi del Faiti, ben riparata dalla quota 113 e posta lungo un sentiero di collegamento che porta alla località di Ozreni. La caverna è ancora ben riconoscibile così come il sentiero che segue una gola fangosa e che è stato parzialmente e grezzamente lastricato dai soldati. Dal Carso Mario Slavich seguì le sorti del Reggimento fino al Piave dove si distinse, come già sul Faiti, per il suo impegno umanitario mettendo a rischio la propria stessa vita, anche nella battaglia di Zenson del novembre 1917 prendendo parte al forzamento del fiume.

Le sue tracce militari si perdono dopo la nomina del 1 febbraio 1918 a Sottotenente della Sanità. Gli ultimi dati disponibili per quanto riguarda il servizio militare lo collocano a Marburg (Maribor SLO).

Roberto Todero, ricercatore storico, studioso della Prima Guerra Mondiale, animatore culturale, collezionista, esperto di uniformologia e storia asburgica è autore di diversi volumi legati alla storia e alle tradizioni dell’esercito austro – ungarico con particolare riguardo alla storia dei militari austriaci di lingua italiana. Collabora con svariate associazioni ed istituzioni italiane ed estere ed è socio fondatore della Associazione Culturale F. Zenobi di Trieste, per la quale cura l’omonima collezione privata visitabile. Dal 2012 è nell’elenco degli Esperti sui Siti della Grande Guerra riconosciuti con apposita legge regionale».

E’ obbligatoria la prenotazione, che si può fare al numero 040 370371 (Circolo della Stampa). I posti per le note ragioni del Covid sono limitati. I gentili ospiti devono essere muniti del Green Pass.

Circolo della stampa di Trieste, Corso Italia 13 – 34122 Trieste

Info:

Telefono: 040.370371 – 040.370571

Email: info@circolodellastampatrieste.it

Web: http://www.circolodellastampatrieste.it/

L’Associazione Culturale F. Zenobi di Trieste è un’associazione no profit che opera nell’ambito della ricerca storica, della promozione culturale e dell’intelligente impiego del tempo libero per far conoscere e meglio valorizzare le ricchezze e le peculiarità delle aree di confine.

Giuseppe Longo

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