A Nicolò Mannino il Dottorato in Scienze Giuridiche: Un traguardo che premia anni di impegno per una cultura di legalità

Monreale (PA) – «Il Senato Accademico della Facoltà di Scienze Giuridiche della Università Telematica ISFOA, accreditata al Ministero del Lavoro, Politiche Sociali, Politiche Economiche e Commissione Europea, al termine di un singolare percorso di studi ha conferito il “Dottorato” in “Teoria dei Diritti Fondamentali, Giustizia Costituzionale e Comparazione Giuridica” a Nicolò Mannino fondatore e Presidente del Parlamento della Legalità Internazionale.

A consegnare la pergamena del Dottorato con tutta la documentazione dell’accreditamento e riconoscimento del titolo, alla luce della Convenzione di Lisbona del 1997 del Consiglio d’Europa sul reciproco riconoscimento delle qualifiche universitarie, ratificate in Italia con la legge n 148 del 11 luglio 2002, titolo riconosciuto con regolare iscrizione all’ordine organico di vigilanza della professione competente e di accesso ai pubblici impieghi.

A Nicolò Mannino sono state già conferite ben 23 cittadinanze onorarie in diversi Comuni dell’Italia dalla Lombardia alla Sicilia e il suo impegno socio culturale è stato e continua ad essere apprezzato dalle alte cariche istituzionali, basti pensare che i recenti convegni di apertura dell’Anno Sociale del Parlamento della Legalità Internazionale (movimento dal lui fondato e guidato che ha visto come primo Presidente Onorario il giudice Antonino Caponnetto, coordinatore del pool antimafia e tra questi, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino) hanno già avuto il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri con l’autorizzazione dell’utilizzo del logo di Palazzo Chigi.

Nicolò Mannino corona cosi un percorso di studi che lo hanno visto raggiungere il traguardo del Baccalaureato in S.Teologia (Presso la Pontificia Università del Laterano, Città del Vaticano) nel 1997. Nel duemila consegue la Specializzazione in S. Teologia Spirituale con una particolare tesi su “Spiritualità e Politica nella vita e nelle opere di Don Tonino Bello” recentemente riveduta per la conoscenza e la lettura di un pubblico più ampio dando vita cosi al libro “Profeticamente Scomodi” pubblicato dalla Casa Editrice Ex Libris di Carlo Guidotti e consegnato già personalmente a Papa Francesco.

Il Conseguimento del Dottorato nel dipartimento di Scienze Giuridiche, “Teoria dei Diritti Fondamentali, Giustizia Costituzionale e Comparazione Giuridica” è un traguardo che sigla un iter formativo culturale di un certo livello nel settore della conoscenza della disciplina stessa. A conferire la pergamena del Dottorato è stato Vincenzo Mallamaci  Pro/Rettore Vicario dell’Università da tempo collaboratore di diverse iniziative a favore dei poveri e degli ultimi visto che Vincenzo Mallamaci è anche Presidente dell’Associazione Culturale Internazionale Onlus “E ti porto in Africa”, votata al bene comune e all’assistenza di chi nel terzo mondo deve fare i conti con la fame e la disperazione.

Tanti i messaggi di apprezzamento e di riconoscimento arrivati all’indirizzo di Nicolò Mannino, espressioni di affetto e ammirazione da chi per anni continua a fianco del Parlamento della Legalità Internazionale un cammino di riscatto, di rieducazione delle coscienze a favore di quei valori che vanno oltre ogni steccato politico e di barriere confessionali. Basti pensare che il movimento culturale – che vede al fianco di Nicolò Mannino il vice Salvatore Sardisco e monsignor Michele Pennisi Arcivescovo della Diocesi di Monreale insieme al Cardinale Francesco Coccopalmerio già Ministro della Giustizia della Santa Sede, e altre personalità del mondo ecclesiale ed Istituzionale governativo – è già sbarcato al Cairo, in America e recentemente in Costa d’Avorio. “Dedico questo traguardo – ha detto Nicolò Mannino a conclusione della cerimonia – a tutti coloro che con il cuore, sacrifici, impegno e zelo hanno condiviso un cammino sempre con lo sguardo rivolto al bene comune in un clima di gioia, disinteressato ma efficace asciugando quella lacrima di troppo che spesso e per troppe volte ha impedito a tanti di scorgere la luce dell’Alba”». 

Giuseppe Longo

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