Ucraina, alla Cgil Palermo le prime richieste di permesso di soggiorno come profughi di guerra per due famiglie scappate da Kharkiv

Lettera al Prefetto per chiedere una “sinergia” tra le istituzioni per l’accoglienza e l’ospitalità

Palermo – La Cgil Palermo ha attivato la sua rete di assistenza e solidarietà per i profughi in arrivo dall’Ucraina. Ieri i primi due nuclei familiari sono stati accolti nei locali di via Meli, 5, per le prime richieste di permesso di soggiorno per cittadini ucraini in fuga, che chiedono asilo come profughi di guerra.

In una lettera inviata alla Prefettura, la Cgil ha chiesto un incontro per programmare, in sinergia con le istituzioni cittadine, e nell’ambito del comitato territoriale per l’immigrazione, gli interventi necessari, in questa fase di emergenza, per rispondere alle esigenze della popolazione ucraina che arriverà nella nostra città. 

Le prime a rivolgersi alla Cgil Palermo, accompagnate dalla responsabile dei migranti Bijou Nzirirane e accolte dal segretario generale Mario Ridulfo e dal segretario d’organizzazione Francesco Piastra, sono state due giovani donne: Ania Khmelnytska, 33 anni, campionessa mondiale di nuoto sincronizzato dal 2005 al 2012, residente a Palermo da 2014. E Zaia Brunova, 20 anni, studentessa di Lingue straniere, appena arrivata a Palermo con la mamma Laryssa.

Ania, che con i suoi trascorsi  alle Olimpiadi è entrata alla piscina comunale nel team di allenatori di una società sportiva,  ha chiesto assistenza per ottenere i documenti necessari alla permanenza nella nostra città della madre Raisa, 76 anni, del nipote di 15 anni, Illia Avilov, figlio del fratello Ivan, e della cognata Elena Avilova, tutti quanti appena arrivati da Kharkiv dopo 5 giorni di viaggio. A casa sua e del suo compagno, Claudio Imperiale, ingegnere, non c’era posto e così al momento il resti della famiglia di Ania è ospitata da amici. Fratello e padre sono rimasti in Ucraina. Per Zaia si tratta di un ritorno: un anno fa ha fatto l’Erasmus alla facoltà di Lingue dell’Università di Palermo. Con la sua mamma, sono entrambe ospiti per una settimana di un docente universitario. E cercano anche loro un nuovo alloggio.

“Sono i primi a cui forniamo assistenza e si sono rivolti al sindacato per capire come ottenere il permesso di soggiorno, un alloggio, un lavoro e altri documenti come il codice fiscale e la tessera sanitaria – dice Bijou Nzirirane – Il ragazzo, che frequenta il primo anno di liceo, potrà frequentare uno dei licei scientifici della città. Prenderemo insieme tutte le loro richieste e cercheremo di venire loro incontro in tutti i modi. Abbiamo chiesto alal prefettura di programmare insieme tutte le azioni umanitarie che servono”. 

     “Per le tante persone in arrivo, donne, giovani e anziani, occorre mettere in moto una grande catena di solidarietà e di aiuti. I profughi e le profughe di questa assurda guerra hanno bisogno di tutto e la Cgil si è attivata a tutti i livelli per sostenere il popolo ucraino. – dichiarano i segretari Cgil Palermo Mario Ridulfo e Francesco Piastra – Con l’ufficio stranieri della Cgil e il Patronato Inca, diamo la prima risposta per l’assolvimento degli obblighi come  la richiesta del permesso di soggiorno. E’ chiaro che emergono le altre esigenze come il diritto allo studio e all’assistenza sanitaria,  la casa, la ricerca di un lavoro.  E in questa fase è importante dare un contributo più complessivo, assieme alle altre istituzioni. Dopo aver visto le terribili immagini dei bombardamenti, toccare con mano la sofferenza e la dignità di queste persone arrivate nel nostro Paese, che hanno lasciato mariti e figli e messo poche cose dentro una valigia per scappare, fa molta impressione”. 

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