HORA. Mostra di artisti israeliani contemporanei a cura di Daniela Brignone e Moshe Ben Simon

Museo Civico di Noto

via Vittorio Emanuele 149, Noto

 30 aprile – 31 maggio

Alon Ohana_Untitled_1998_olio su tela_120x80_courtesy ofthe artist

Noto (Sr) – S’inaugura il prossimo 30 aprile alle ore 19:00 presso il Museo Civico di Noto, la mostra Hora, a cura di Daniela Brignone e di Moshe Ben Simon. Si tratta di una collettiva promossa dall’Associazione Italia-Israele di Catania e organizzata dall’Associazione I-Design di Palermo che raccoglie e presenta i lavori di varie generazioni di artisti israeliani contemporanei: personaggi già ampiamente affermati nel panorama mondiale espongono insieme a giovani artisti riconosciuti come autentiche promesse per la loro originalità espressiva.

Avi Yair_Where are you_2009_Tecnica mista_30x39_courtesy private collection

Fin dagli albori della creazione dello stato di Israele, la Hora (הורה), la tradizionale danza, è diventata un  simbolo della ricostruzione del paese, rispondendo così alle diverse e nuove esigenze che il nascente stato si è posto: religioso-etnico, nazionale, sociale e persino ludico. Il nome Hora, pronunciato diversamente in vari paesi, deriva dall’etimo greco χορός (khorós), danza che, coniugato con la forma del greco antico χορεία (khoreía), fa riferimento ad un recinto, adottato in Israele con il significato di cerchio di danzatori aperto a tutti. Israele è sempre stato un territorio dove diversi popoli, identità e idee spirituali si sono incontrati e influenzati a vicenda. Ciascuno di questi apporti culturali ha contribuito, e continua a contribuire, al processo di formazione di un’identità israeliana solida.

Boaz Lanir_Orly and Yonatan in the children’s zoo kibbutz shaar hahamakim Israel_2008_fotografia_49x49_courtesy of the artist

«Questo evento vuole rilanciare – spiega Così il prof. Antonio Danese, presidente dell’AIIS-CT, esprimendo il pensiero suo e dell’intera assemblea dei soci – le attività culturali dell’Associazione Italia-Israele di Catania (AIIS-CT) che quest’anno ha rinnovato la sua compagine interna e ha aderito ufficialmente al sistema nazionale delle APS, associazioni di promozione sociale. La mostra mira a creare ponti fra le culture del Mediterraneo, migliorando la visibilità e la conoscenza – presso il grande pubblico e i media – degli orientamenti artistici israeliani, spesso offuscati da altre eccellenze produttive del paese ebraico, quali l’hi-tech e la medicina. Comunicando meglio le più recenti tendenze dell’arte israeliana presso il pubblico italiano si vuole operare un’azione pedagogico-didattica per forgiare i visitatori ai valori della cittadinanza europea, contribuendo altresì alla maturazione della consapevolezza della necessità di una pace stabile fra i popoli del bacino del Mediterraneo».

Eyal Ben Simon_Compound- Yasser Arafat_2010_Fotografia e grafica_50x50_courtesy of the artist 2

«La cultura dell’accoglienza – sostiene Daniela Brignone, curatrice insieme a Moshe Ben Simon della mostra – che è patrimonio della terra israeliana, espressa metaforicamente nella danza, diventa un tema pregnante nell’epoca in cui viviamo, un forte riferimento ad una condizione globale in cui i conflitti e le migrazioni determinano un’instabilità. Le opere selezionate sintetizzano efficacemente la storia e la cultura legate al passato, al presente e al futuro del popolo israeliano, che hanno dato origine a sincretismi, a una memoria collettiva e a una ritualità confortante che unisce il popolo ebraico in ogni parte del mondo».

GABI NATAN_Untitled_2010_Olio su tela_35X30_courtesy private collection

Al pari della Hora, questa mostra si prefigge come obiettivo quello di esporre ai visitatori le nuove correnti artistiche che hanno contribuito alla ricerca quotidiana dell’identità israeliana. La Hora è un cerchio di danzatori aperto a tutti, esattamente come l’identità israeliana che è in continua trasformazione e accoglie al suo interno nuove esperienze visuali e di provenienza sub-identitaria, generatrici di idee di integrazione nei mondi dell’arte, tanto israeliano quanto degli altri paesi del bacino del Mediterraneo.

Herold Rubin_Cease Fire_2009_carboncino e olio su tela_160x130_courtesy of the artist
Igor Charechenko_Masculine and Feminine_2009_olio su tela_90x100_courtesy of the artist_dittico1
Lihie Gendler Talmor_Track before detect 3_2009_photo etching-aquatint-dry point-Two color plates Edition of 5_30x40_courtesy of the artist
Mira Maylor_Useful Things_2005_tecnica mista, vetro_51x81_courtesy of the artist
Orna Ben Shoshan_The Creation of God_2009_olio su tela_90x100_courtesy of the artist
Sara Nina Meridor_Prelude no.1_2010_Olio su tela_70x160_courtesy of the artist
Shade Twarfa_Family with Donkey and Bird_2019_Olio e Carbone su tela_170x95_courtesy of the artist
Uri Lifshitz_Terrorist Attack on bus number 5_2002_carboncino, gouache, olio, pastelli su carta_95x125_private collection
Yuval CaspiUntitled_2009_inchiostro, acquerello_30x40_courtesy of the artist_2

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