La prima edizione della competizione si è tenuta online nel mese di dicembre del 2021. L’esito del concorso è stato comunicato ai partecipanti negli scorsi giorni. La cerimonia di premiazione si svolgerà nel mese di maggio nei locali del liceo Turrisi Colonna di Catania. A far parte della giuria sono stati i maestri Enrico Giunta, Marco Betta, Giovanni Ferrauto e Joe Schittino
Siracusa – È stato il trentenne siracusano Andrea Passanisi a vincere, negli scorsi giorni, la prima edizione del Concorso letterario e di composizione musicale Giuseppina Turrisi Colonna, nella categoria composizione per strumento o voce solista con il brano Tre rintocchi nella casa del basilisco, per violoncello solista e pianoforte accompagnatore. Il riconoscimento giunge per il compositore siracusano a quasi un anno di distanza dalla vittoria
del premio nazionale “Placido Mandanici” di Barcellona Pozzo Di Gotto. Il musicista, allievo della classe di composizione del Conservatorio Bellini di Catania e già laureato in Composizione con 110 e lode è riuscito a convincere la giuria di esperti composta dai maestri Enrico Giunta, Marco Betta, Giovanni Ferrauto e Joe Schittino.
“Vincere un primo premio va oltre la soddisfazione personale – ha raccontato Passanisi -. Permette di acquisire piena conferma delle scelte compiute negli anni precedenti e sprona quel desiderio interiore di migliorarsi sempre. Sin da piccolo ho composto musica per me stesso. Oggi, invece, sapere che una mia composizione è apprezzata e degna di un premio mi rende il cuore colmo di gioia. Un ringraziamento doveroso va ai miei insegnanti ed in particolare al docente di composizione che giorno dopo giorno ha contribuito e contribuisce alla mia crescita musicale e personale. Grazie anche alla giuria che ha espresso particolare apprezzamento nei confronti del mio brano”.
Il brano Tre rintocchi nella casa del basilisco si ispira alla favola di storia fantastica di Leonardo Da Vinci. La composizione vuole descrive tre diversi momenti della storia caratterizzati da andamenti ritmici contrapposti. Il finale lascia ampio spazio all’interpretazione dell’ascoltatore.