Consigliera in maternità discriminata

Cgil Palermo, Coordinamento donne e Fp Cgil: “Non più rinviabile  l’istituzione delle commissioni pari opportunità nei comuni del palermitano”

Palermo – “Rilanciamo con forza la proposta dell’istituzione delle commissione pari opportunità nei comuni palermitani,  dove tra i componenti siano presenti i sindacati. E’ uno strumento utile per provare a  modificare la cultura delle  istituzioni in riferimento alla presenza e al ruolo delle donne in politica”. 

A ribadire la necessità dell’istituzione delle commissioni pari opportunità negli 82 comuni palermitani sono la Cgil Palermo, la Fp Cgil Palermo e il Coordinamento donne Cgil Palermo dopo il  grave episodio registrato nei giorni scorsi a Villafrati, quando alcuni consiglieri comunali hanno abbandonato la seduta per protesta durante l’intervento  in collegamento online di una consigliera comunale, rimasta a casa per allattare la figlia neonata.  

     “E’ davvero  singolare che una donna, anziché assentarsi dalla politica perché in maternità, fa di tutto per esserci utilizzando gli strumenti messi a disposizione dalla tecnologia, e questo non venga  accettato.  E’ un atteggiamento discriminante, inconcepibile, che amareggia e va contro il futuro e contro le regola della convivenza”, dichiara Anna Maria Tirreno, segretaria Cgil Palermo con delega alle Pari Opportunità e rappresentante  Fp Cgil Palermo. 

      “Va agevolata la gestione tra i  tempi di cura e i tempi delle attività istituzionali. Se è vero che vogliamo che le donne  assumano sempre maggiore protagonismo in politica – dice Enza Pisa, responsabile del coordinamento donne Cgil Palermo – piuttosto che compiere azioni di questo tipo bisogna  facilitare la possibilità alle  donne di svolgere l’attività istituzionale, facendo vedere la maternità non come un handicap  ma  come una risorsa. Altrimenti le  si allontana. Nel caso di Rossana Nicastro, la consigliera si è limitata a utilizzare il collegamento da remoto, autorizzato dal presidente del consiglio comunale,  che rientra tra le tecnologie messe a disposizione nel periodo della  pandemia”. 

“L’istituzione delle commissioni pari opportunità – proseguono Anna Maria Tirreno ed Enza Pisa – è stata chiesta da Cgil Cisl Uil nel patto di genere proposto ai comuni palermitani, al quale hanno aderito più di 50 enti. Chiediamo che le commissioni vengano attivate al più presto per dare concretezza all’alleanza parti sociali-istituzioni. In questi comitati, rispetto al rapporto tra le donne, la politica e  le istituzioni,  possono essere definite delle regole chiare a tutela delle donne in maternità, della partecipazione  femminile  e sul rispetto della parità di genere. Le commissioni, soprattutto,  devono diventare sede di un confronto continuo per il contrasto degli stereotipi e delle  discriminazioni e violenze di genere”.

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