Modica sommersa dai rifiuti, scatta l’esposto

Modica (Rg) – L’inqualificabile e pericolosa presenza di mega discariche di rifiuti lungo le strade urbane ed extraurbane del territorio di Modica, al centro del sopralluogo del candidato alla presidenza della Regione, Nuccio Di Paola, che è stato accompagnato dalla deputata regionale, Stefania Campo, ricandidata all’Ars, e da Piero Bellaera, in rappresentanza di un gruppo di cittadini modicani. Accanto a loro anche gli altri candidati del Movimento 5 Stelle all’Assemblea regionale, Carmen Rabbito e Gianluca Di Raimondo, e quelli alla Camera, Eugenio Saitta e Paola Brullo, oltre che il consigliere comunale Marcello Medica. A seguito della visita, la stessa Campo ha inoltrato un esposto, sottoscritto anche da Nuccio Di Paola, alla Procura della Repubblica, e una richiesta di incontro urgente al prefetto di Ragusa, Giuseppe Ranieri, per rappresentare la questione e per l’individuazione di immediate soluzioni. “La città di Modica – dice Stefania Campo – sconta l’abbandono della gestione amministrativa da parte dell’ex sindaco Ignazio Abbate, dimessosi in anticipo dalla carica per candidarsi all’Assemblea regionale siciliana in una lista democristiana nata dalla fusione della vecchia Udc e del nuovo partito di Totò Cuffaro. Una fuga strategica dalle sue stesse responsabilità prima che il disastro diventasse evidente. Accanto infatti alla diffusione di decine e decine di mega discariche extraurbane, il Comune sembra sommerso, oltre che da tonnellate di rifiuti, anche da qualche centinaio di milioni di euro di debiti. Questo il motivo per cui abbiamo deciso di denunciare questa assurda fuga da Modica di Ignazio Abbate”. Una situazione che sta assumendo contorni davvero preoccupanti e che, oltre a creare un danno gravissimo al decoro e all’immagine della città e alle sue attività economiche e produttive, costituisce un serio pericolo igienico-sanitario, poiché i cumuli dei rifiuti, oltre a emanare effluvi maleodoranti, sono diventati luoghi malsani, infestati da topi e insetti, determinando così condizioni di invivibilità e insostenibilità ambientale. “È evidente come una situazione del genere costituisca un grave pericolo per la salute di migliaia di cittadini, evidentemente considerati di serie B, e per la stessa igiene pubblica – conclude Campo – oltre che un gravissimo danno al decoro e all’immagine della Città di Modica. Non possiamo pertanto non stare dalla parte dei cittadini in questa ennesima battaglia. Nessun sindaco ha il diritto di scappare dalle proprie responsabilità solo per raggiungere obiettivi di carattere esclusivamente personale”.

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