Biennale dello Stretto. Lo Studio di progettazione Migliore+Servetto tra i vincitori del “Premio Città Metropolitana di Reggio Calabria e Messina”

Messina –  La proposta “Texturia Mari – Metaprogetto per un museo itinerante e galleggiante a forma di nassa” dello studio di progettazione Migliore+Servetto  vince il Premio Città Metropolitana di Reggio Calabria e Messina nella Categoria Design della Comunicazione. Il premio è un’iniziativa promossa dalla “Biennale dello Stretto” – la prima Mostra Internazionale di Arte, Architettura, Paesaggio, Scrittura, Video, Fotografia dello Stretto – che nasce dal progetto “Mediterranei Invisibili”. Quest’ultimo è stato ideato e sviluppato da Alfonso Femia nel 2018 con il supporto di “500×100”,il laboratorio permanente che dal 2015 investiga sull’integrazione tra discipline – dall’architettura alla scrittura – nella progettazione delle città e raccoglie testimonianze ed idee per capire in che modo il mondo progettuale stia cambiando.

Dopo una ricerca sul potenziale nascosto del Mar Mediterraneo, iniziata nel 2018, la “Biennale dello Stretto” ha promosso nel 2022 una “Call to Action” rivolta al mondo dei progettisti, invitati ad associare una “parola d’acqua” ad una proposta progettuale con l’obiettivo di raccogliere spunti innovativi e visioni future per quest’area. I vincitori – annunciati nel corso della cerimionia svoltasi questa mattina a Messina – sono stati selezionati dalla giuria composta dal coordinamento scientifico della Biennale, tra cui Salvatore Greco, Francesco Messina, Giovanni Multari, Michelangelo Pugliese, Gaetano Scarcella, Giorgio Tartaro, Ilario Tassone e Luciano Marabello.

La proposta “Texturia Mari” dello Studio Migliore+Servetto – tra i progettisti invitati alla Call to Action –  si articola intorno al concetto di identità: “Texturia Mari è un neologismo, una parola nuova che racchiude ricordi, storia e miti legati al Mar Mediterraneo. Si può tradurre con trame, incroci, memorie dei Mari perché, citando Braudel –  lo storico francese grande conoscitore e narratore di questo mare –Mediterraneo è mille cose insieme. Non un paesaggio, ma innumerevoli paesaggi, non un mare, ma un susseguirsi di mari. Non una civiltà ma una serie di civiltà accatastate le une sulle altre” raccontano gli architetti Ico Migliore e Mara Servetto.

La proposta progettuale “Texturia Mari” si configura – attraverso una serie di disegni evocativi – come una grande nassa galleggiante e itinerante che, lungo il suo viaggio nel Mediterraneo, raccoglie storie inedite, per riscoprire luoghi dimenticati, ma carichi di vissuto e di fascino. 

Texturia Mari è il progetto di un vero e proprio museo itinerante dove il visitatore compie non solo un viaggio nella storia all’interno del museo – dove sono raccolti i racconti di culture, linguaggi e segni differenti – ma, essendo la nassa mobile, compie anche un viaggio attraverso il mare e i luoghi che hanno costruito quei racconti, raccogliendo di volta in volta, nuove storie e instaurando in ogni luogo nuove relazioni con il contesto.

Nella visione dello Studio Migliore+Servetto, il concetto di identità è quindi inscindibile dal contesto geografico. “la Nassa genera incroci e memorie, creando un pattern culturale, non solo territoriale; una trama che nasce dagli incontri, che racconta identità diverse, che parla di persone e culture appartenenti a un solo territorio, a un’unica visione” spiega l’architetto Ico Migliore che afferma poi: “Texturia Mari è, quindi, un amplificatore del patrimonio invisibile e della cultura locale, e non solo: è un teatro delle identità, un luogo di confronto e di dialogo, nel quale si svolgono incontri e performance culturali, dalla danza al teatro, dalla musica al design”.

Il premio si aggiunge ad una serie di importanti traguardi nel 2022, tra cui due Red Dot Awards e la selezione nel prestigioso ADI Index Design: un ulteriore importante riconoscimento al lavoro dello studio milanese che quest’anno festeggia i suoi primi 25 anni di attività con oltre 500 progetti in 21 paesi. 

Texturia Mari, insieme agli altri progetti vincitori, è parte della mostra “Le tre linee d’acqua” visitabile fino al 15 Dicembre nello spazio di Campo Calabro a Forte Batteria Siacci, Reggio Calabria.

Maggiori informazioni al link https://www.mediterraneiinvisibili.com/la-biennale-dello-stretto/call-to-action/

Migliore+Servetto

Migliore+Servetto, fondato nel 1997 da Ico Migliore e Mara Servetto, è uno studio di progettazione italiano con sede a Milano che ha realizzato oltre 500 progetti in 21 nazioni, ottenendo prestigiosi riconoscimenti internazionali, tra cui tre Compassi d’Oro e tredici Red Dot Design Award. Lo Studio è specializzato nell’ideazione di progetti di branding e di spazi narrativi – aree pubbliche urbane, musei, mostre, installazioni, progetti per il retail – che investono tutti i livelli, dall’interior design alla grafica, dai video alla multimedialità, a cui si affianca l’attività di ricerca e didattica, a livello internazionale. Infatti, Ico Migliore è Professore al Politecnico di Milano e Chair Professor alla Dongseo University di Busan (Corea del Sud), mentre Mara Servetto è Visiting Professor alla Joshibi University di Tokyo. Tra le imprese e istituzioni che si sono affidate allo Studio ci sono realtà come Max Mara, Tod’s, Giorgio Armani, Adidas, Lexus, , Samsung, Whirlpool, Bombardier, New York Times, Wallpaper*. Portano la firma di Migliore+Servetto interventi per alcune delle principali destinazioni culturali in Italia ed Europa, come il Museo Egizio di Torino, il Museo Miramare di Trieste, il Museo Chopin di Varsavia, l’ADI Design Museum di Milano. In tema di design urbano, M+S ha firmato il progetto del Blue Line Park a Busan, in Corea del Sud, inoltre cura l’art direction e il coordinamento degli interventi pubblici nelle aree del common ground di MIND, Milano Innovation District. Di recente, lo Studio ha progettato gli interni della nuova sede di The Human Safety Net, la Fondazione sociale del Gruppo Generali. In occasione della XXII Triennale, “Broken Nature”, ha realizzato il Padiglione Italia, “4 Elements /Taking Care”, di cui Ico Migliore è stato anche co-curatore e art director www.miglioreservetto.com

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