“Dal semestre di presidenza ceca a quella svedese”.
Il resoconto dei lavori

Bruxelles – Sicurezza, competitività, transizione energetica, valori democratici e stato di diritto. Sono queste le macro-priorità dell’agenda della presidenza svedese del Consiglio dell’UE, per il semestre gennaio-giugno 2023 che chiude il trio di presidenza avviato dalla Francia e poi proseguito con la Repubblica ceca.

Lunedì 30 gennaio, il Capo dell’ufficio del Parlamento europeo, Maurizio Molinari, e il Capo della Rappresentanza della Commissione europea a Milano, Massimo Gaudina, hanno discusso i risultati del semestre ceco di presidenza del Consiglio e gli obiettivi del nuovo turno svedese, assieme a Klára von Kriegsheim Kadlecová, Ministro Consigliere e Vice Capo Missione dell’Ambasciata della Repubblica Ceca e Niklas Wiberg, Ministro Consigliere dell’Ambasciata del Regno di Svezia. Ha moderato l’incontro la giornalista Elisa Piazza Spessa (Anchor Class CNBC), nella cornice della Sala Blu della sede della Rappresentanza al Palazzo delle Stelline (Corso Magenta 59, Milano).

Il semestre di presidenza ceco è stato caratterizzato dalla ferma condanna dell’invasione della Federazione russa in Ucraina e dall’impegno a irrobustire la resilienza del mercato energetico europeo. È stato quindi possibile imporre altri tre pacchetti di sanzioni nei confronti della Russia, raggiugendo un accordo tra gli stati membri – ad esempio – sulla sospensione delle procedure facilitate per la concessione dei visti ai cittadini russi o sull’applicazione di un massimale al prezzo del petrolio e degli oli greggi originari della Russia o esportati dalla Russia. Per evitare il rischio di frammentazione del mercato, un altro risultato fondamentale è stato un maggiore coordinamento di consumi e approvvigionamenti di gas tra gli stati membri, attraverso la definizione di livelli minimi di stoccaggio o l’introduzione di meccanismi di condivisione obbligatoria. “L’inclusività ha giocato un ruolo fondamentale nel nostro successo, per mantenere l’unità dell’Europa”, ha concluso Klára von Kriegsheim Kadlecová, sintetizzando in “ricerca del consenso tra gli stati membri” e “inclusività” la formula vincente della presidenza.

In continuità con quanto fatto dai governi francese e ceco, la presidenza svedese si pone l’obiettivo di rendere l’Unione europea “un posto più sicuro, verde e libero”, come spiegato da Niklas Wiberg, che ha indicato quale sarà la rotta del Consiglio UE per i prossimi mesi: mantenere ferma la risposta politica, umanitaria, economica e militare nei confronti dell’invasione russa; affrontarne le conseguenze economiche, pilotando una crescita più equa e sostenibile; proseguire la discussione in corso nell’UE sul proprio patrimonio giuridico e sulla difesa dei valori democratici, resa più urgente da guerre ibride e dall’aggressione russa. In ambito macro-economico è invece allo studio una risposta europea alla crescente inflazione, per rilanciare l’industria UE, la ricerca, la digitalizzazione e nuovi investimenti tecnologici orientati al raggiungimento degli obiettivi di neutralità climatica e autonomia strategica (nei campi dell’energia e delle materie prime essenziali).

Per il Parlamento europeo Maurizio Molinari ha ricordato la centralità di alcuni temi chiave: “Questo semestre sarà fondamentale per l’Unione europea, che si trova a fronteggiare diverse sfide, come il protrarsi dell’invasione russa in Ucraina e le sue dirette conseguenze per i cittadini europei. In tal senso decisivi saranno l’approccio e il contributo della nuova presidenza svedese. Infine, occorre ricordare che ci si avvia verso le elezioni europee del 2024, quando gli europei saranno chiamati alle urne per scegliere i propri rappresentanti al Parlamento”.

Ha concluso i lavori Massimo Gaudina: “Nei prossimi mesi saranno discussi alcuni temi fondamentali per il futuro dell’economia europea e quindi per la vita dei cittadini: la revisione del patto di stabilità e crescita, ed il finanziamento della transizione energetica e della ricerca, attraverso la proposta di introdurre un nuovo Fondo europeo per la sovranità. In linea con gli obiettivi di lungo periodo per la neutralità climatica, oggi [1 febbraio] la Presidente von der Leyen ha presentato il Piano industriale Green Deal per aumentare la competitività delle imprese europee, supportando e accelerando la transizione verde, semplificando la burocrazia e migliorando le forme di accesso al credito. La Commissione collaborerà come sempre con la Presidenza di turno e con le altre istituzioni europee per rinsaldare l’Unione, come spazio di libertà e diritti, e per rafforzare la sua presenza nel mondo”.

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