Salute. Corrao (Greens): “Cataratta congenita, in Italia ad oltre 300 bambini negato il diritto alla salute

Disinteresse del settore farmaceutico 

L’eurodeputato denuncia caso a Bruxelles: “La Commissione UE intervenga in via urgente attuando la normativa esistente a tutela dei bambini”

Bruxelles – “Oggi in Italia a 300 piccoli pazienti malati di cataratta congenita viene negato il diritto alla salute, non solo per il disinteresse del settore farmaceutico ma anche l’immobilità delle istituzioni. Ho chiesto alla Commissione UE in via urgente di attuare immediatamente il Regolamento UE 2017/745 e garantire la commercializzazione in Europa dei dispositivi utili alla cura dei bimbi” – così l’eurodeputato Greens Ignazio Corrao interviene sulla sospensione in Europa dei dispositivi fondamentali per la cura dei bimbi con cataratta congenita, denunciata dalle famiglie colpite.  

“La cataratta pediatrica, congenita o acquisita – spiega Corrao – è una delle principali cause di cecità infantile prevenibile che colpisce circa 200.000 bambini in tutto il mondo. In Italia l’incidenza nei bambini è dello 0.4% dei neonati, 1 ogni 250”.  

“L’alternativa per i bimbi più valida alla chirurgia – che purtroppo può risolvere solo difetti refrattivi di lieve entità e non si effettua in età pediatrica – è l’utilizzo delle lenti Silsoft® (elastofilcon A), uniche lenti del genere ad essere commercializzate sul territorio europeo fino al 2021. La semplicità d’uso, la sicurezza e la totale rimborsabilità da parte del Sistema Sanitario Regionale rendevano la lente Silsoft® la miglior scelta per i pazienti pediatrici e le famiglie, oltre che unica alternativa disponibile”.  

“Tuttavia, la vendita in Europa è stata sospesa in quanto le specificità del prodotto non soddisfano i nuovi requisiti del Reg. UE 2017/745. Per questo, accogliendo le proteste delle famiglie coinvolte, ho chiesto alla Commissione UE in via urgente di autorizzare la commercializzazione del dispositivo, spiegare gli ostacoli e ottenere una deroga al Regolamento UE 2017/745. Non mi stupisce il disinteresse delle aziende farmaceutiche per questioni di profitto, ma l’Europa non si può permettere di abbandonare i bambini ignorando il loro diritto inviolabile alla salute” – conclude l’eurodeputato.  

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