Catania – “Bisogna capire quali sono le esigenze ed agire nello spirito di squadra che ho ritrovato anche in Enrico Trantino”. Le parole del Ministro Andrea Abodi durante l’incontro con il candidato sindaco per Catania del centrodestra.
“Quando si ricopre un ruolo come quello di Ministro, bisogna anche immergersi nell’umanità di un territorio, così come ho fatto a Catania, cercando di capire quali sono le esigenze per poi realizzare, in quello spirito di squadra che c’è nel governo Meloni e che ho ritrovato anche in Enrico Trantino e nella sua squadra, che farà parte della prossima giunta”.
Così il Ministro per lo Sport e i giovani, Andrea Abodi che ieri pomeriggio ha incontrato il candidato sindaco per Catania, Enrico Trantino, allo Yachting Club in viale Artale Alagona.
“Fra un mese lanceremo il bando Sport e Periferie – continua Abodi – qualche settimana fa abbiamo lavorato anche al fondo Sviluppo e Coesione. Sarà massimo lo sforzo del governo nel generare progetti: dal fondo trasferte, alla legge sul credito di imposta per aiutare gli sponsor che decidono di venire in Sicilia, o le società che intendono investire in questo territorio con un abbattimento del credito, per la Regione Siciliana, del 90%. E poi ancora ripristinare i voucher per gli sport di squadra. Durante la mia visita alla scuola Italia Calvino, allo stadio Angelo Massimino con la dirigenza del Catania SSD, alla Cesare Battisti nel quartiere San Cristoforo ho avuto la possibilità di conoscere il tessuto sociale di questa meravigliosa città. Ognuno di noi ha una responsabilità, siamo tutti in grado di produrre molto di più delle deleghe che ci sono state date. Abbiamo obiettivi ambizioni specialmente nelle aree più disagiate e mi sento moralmente obbligato, avendo ascoltato alcuni bambini, insegnanti e anche genitori, che mi hanno dato i compiti per casa in italiano e in siciliano: un pallone di basket, due reti di calcio e una rete di pallavolo e la firma di un calciatore per un compleanno. Strappare un sorriso di felicità a questi bambini, e noi abbiamo il dovere di farlo. Qui c’è un tessuto sportivo che va avanti grazie alla passione, volontariato e sacrificio – conclude – non solo economico ma anche di tempo. La generosità è un bene prezioso che bisogna riconoscere ed incentivare. Sono un Ministro senza portafoglio, ma in realtà il mio portafoglio è ricchissimo di emozioni e sensibilità e la voglia di servire che è lo spirito del governo e sono sicuro che sarà lo spirito della prossima amministrazione”.
Numerose le associazioni del mondo giovanile e sportivo catanese, così come tanti atleti del territorio che si sono potuti confrontare su un tema centrale del programma del candidato del centrodestra, che punta alla creazione di una vera e propria “Città dello Sport” che prevede il recupero dello spazio pubblico, delle piazze, delle aree libere, dotandole di attrezzature per la pratica sportiva all’aria aperta. L’idea è quella di dare la possibilità a tutti, anche fuori dai circuiti agonistici, di praticare lo sport in strutture adeguate, rimuovendo le barriere economiche e sociali che si frappongono al raggiungimento di quest’obiettivo.
“Oggi ho conosciuto non solo un Ministro ma anche un uomo di grande sensibilità- ha dichiarato il candidato Trantino – a cui i nostri piccoli studenti si rivolgevano con gli occhi lucidi perché si sentivano ascoltati. Lo sport è presidio di legalità e di crescita che consente di ispirarsi a criteri valoriali che fanno la differenza. Io esco rinfrancato e arricchito dell’esperienza che ho potuto vivere accanto al ministro Abodi. Ho sempre interpretato lo sport come metafora di vita, che ti spinge a non mollare mai e a superare le difficoltà per raggiungere il traguardo. Sulla base di queste coordinate dobbiamo immaginare una crescita della nostra città e dei nostri figli. Dobbiamo invertire la tendenza creando prospettive e questa Catania sarà più bella e più grande. Completeremo il piano di riqualificazione degli impianti esistenti, anche in termini di efficientamento energetico; esternalizzeremo la gestione degli impianti, per aumentarne i servizi, salvaguardando la pratica sportiva per i meno abbienti. L’educazione motoria nella scuola primaria dovrà diventare sempre più un’attività che accompagna i bambini nel loro percorso di apprendimento ed educazione, contribuendo a favorire la pratica sportiva e corretti stili di vita. Creeremo le condizioni per migliorare le prospettive di vita dei giovani nella nostra città e contrastare i fenomeni di massiva migrazione che stanno impoverendo la parte più sana di questo territorio. Daremo vita ad un confronto aperto con i giovani sulle istanze e sull’immagine della Catania del Futuro. Un laboratorio di città che coinvolga i giovani per la “città del futuro”: la Catania dell’anno 2030”.
All’incontro è intervenuto Manlio Messina, componente della commissione allo Sport della camera dei deputati per FdI e hanno portato i loro saluti Salvo Pogliese e Alberto Cardillo, coordinatori regionale e provinciale di FdIe Sergio Parisi, già assessore allo sport del comune di Catania e assessore designato della squadra di Enrico Trantino.