Regolamento Movida. Per molte associazioni non rispetta i diritti dei residenti

Palermo – Un regolamento dovrebbe prevedere il rispetto dei diritti dei cittadini e specialmente dei residenti che vivono vicini i locali che interessano la movida cittadina. Sette rappresentati di alcune  Associazioni presenti sul territorio Palermitano, in merito agli aspetti negativi rilevati sulla bozza del regolamento della movida in città in corso di dibattito per una eventuale successiva  approvazione in Consiglio Comunale, muovono qualche preplessità. Prima tra tutte la non risolvibilità del princiaple disturbo ai residenti:l’inquinamento acustico che non permette di dormire a casa propria e non ultimo l’inciviltà e la maleducazione dei frequentatori della “notte” ma anche dei gestori dei locali. Così i rappresentanti di queste associazioni elencano in questa lettera le loro principali motivazione perchè il Consiglio comunale riveda il regolamento riscrivendolo in maniera adeguata alle esigenze di tutti e non solo di una parte. Ecco il testo integrale:

“Le associazioni Aps Comitato Salviamo il Cuore di Palermo, Associazione Comitati Civici Palermo, Mandamento Tribunali, il Comitato Piazza Magione, il Comitato per il centro storico di Palermo e il Comitato Residenti via La Lumia e dintorni, Il Comitato Piazza Caracciolo,

a seguito della lettura analitica della bozza del Regolamento Movida, abbiamo potuto constatare che essa non tutela per niente i cittadini e non “concilia le esigenze di attività commerciali con quelle dei residenti”, bensì, qualora venisse approvato in Consiglio, creerebbe un danno rilevante alla salute pubblica e agevolerebbe ulteriormente il degrado dello spazio pubblico a causa dei comportamenti ulteriormente illeciti che si verrebbero a creare.

La possibilità di fare musica all’interno e all’esterno dei locali 365 giorni l’anno, la mancanza di norme e sanzioni congrue che disincentivino il bivacco, e il non aver posto alcun limite orario all’apertura di pub e gazebo sono il fattore scatenante per gli schiamazzi e per la violenza del branco che non consentono già da anni il riposo e una vita normale ai residenti.

La bozza del Regolamento movida, così concepita, è inadempiente e le “regole” in essa presenti sono omissive per l’azione delle Forze dell’Ordine, poiché trascurano sia le tipologie dell’illecito sia le sanzioni per i soggetti che compiono le irregolarità. Inoltre, non è evidenziata la responsabilità dei gestori sul comportamento degli avventori e nemmeno quella dei proprietari delle mura dei locali.

Nulla si prospetta per diminuire la pressione nei luoghi della movida dove alcool e droga dilagano.

Non è prevista alcuna sanzione per i clienti che compiono atti incivili che tracimano nell’illecito. La bozza del regolamento che parla di evento occasionale, come se le regole dovessero prevedere deroghe tramite un aggettivo, si applica ai momenti musicali senza che venga prevista e regolamentata tale occasionalità. Forse non sanno che lo spazio pubblico è già affollatissimo di pub; se tutti facessero ricorso all’aggettivo “occasionale” il disturbo diventerebbe permanente con un danno insostenibile al riposo e alla vita che ciascuno ha il diritto di vivere nella propria casa.

Tutti i suggerimenti dettati dall’esperienza di numerosi anni vissuti dai residenti a fronte dei danni da cui sono colpiti e testimoni, sono disattesi e di fatto vengono ulteriormente facilitati gli abusi.

Facile prevedere le ricadute sulla salute sia con l’inquinamento acustico che ambientale e sarebbe il caso che il Consiglio si chiedesse che futuro vogliono prospettare ai loro figli e nipoti con questo avallo alla depravazione e alla vita senza regole. Questa bozza non tiene minimamente conto né delle esigenze dei residenti, né delle esigenze di quegli esercizi commerciali il cui business non sia legato esclusivamente all’alcool.

La stessa ordinanza sindacale del 16/6/2023 mostra chiaramente come il problema movida sia, a volere essere ben pensanti, sconosciuto.

A fronte di innumerevoli problemi si cerca di mettere un freno ad uno solo di essi, gli altri sono trascurati o, per meglio dire, omessi.

Per quanto sopra siamo pronti a far valere in tutte le sedi i nostri diritti al riposo, alla sicurezza, al decoro e alla salute sanciti dalla nostra Costituzione.

Aps Comitato Salviamo il Cuore di Palermo – Luigi Scarpello

Associazione Comitati Civici Palermo – Giovanni Moncada

Mandamento Tribunali – Paolo Crimaudo

Comitato Piazza Magione – Pellegrino Plado Mulè

Comitato per il Centro Storico di Palermo – Carlo Pezzino Rao

Comitato Residenti via La Lumia e dintorni – Maria Antonietta Ferraro

Comitato Piazza Caracciolo – Carola Giambellucca”.

Il problema, enunciato dai rappresentanti delle associazioni, è vecchio di anni ma mai affrontato nella giusta maniera dalle Amministrazioni comunali. Si devono rispettare i diritti di tutti, quello di divertirsi e quello di dormire sonni tranquilli da parte dei residenti. Non si può stare con un piede in più scarpe o peggio ancora ignorando il problema.

Luca La Scala

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