Palermo – Investigare 5.0, edito da PICCIN, è un viaggio nel mondo della criminologia e della criminalistica, gli autori affrontano le sfide del terzo millennio, dal cyber crime alle piattaforme criptate, dalle mafie tradizionali alle macromafie, dal terrorismo interno a Daesh.
Il passaggio dall’era analogica a quella digitale ha completamente rivoluzionato il mondo dell’investigazione, la criminalità organizzata è diventata globale e digitale, se un tempo per difendersi servivano delle robuste grate alle finestre, oggi bisogna proteggere il proprio router da una minaccia invisibile ed insidiosa.
Spoofing, ransomware, fishing, malware sono solo alcune delle parole che compongono il dizionario dei nuovi crimini e delle nuove minacce.
Gli autori ci conducono in un viaggio nel tempo dove, partendo dalla storia della criminalistica ci guidano sulla scena del crimine dove nel tempo il sopralluogo è diventato virtuale ed immersivo. Se alla fine dell’800 Alphonse Bertillon, Edmond Locard, Salvatore Ottolenghi, esploravano la scena del crimine e ricercavano in quello spazio fisico le tracce di un reato, oggi l’investigatore ricerca le tracce indossando un visore che gli consente di immergersi in una realtà virtuale ed aumentata. La notte può diventare giorno, la prospettiva può cambiare e nulla verrà alterato.
E se la tecnologia ha messo gli investigatori di fronte a nuove sfide, il crimine virtuale ha però continuato a mietere vittime reali e nel libro gli autori ci conducono in un altro viaggio affascinante, l’universo vittimologico.
Non più vittime che rappresentano solo la parte civile di un processo ma persone che hanno dovuto sopportare un ingiusto dolore.
I criminologi hanno sempre studiato l’uomo criminale e coltivato il sogno di scoprire le ragioni dell’agire criminale, una sorta di ricerca delle stimmate dell’uomo delinquente ma molta meno attenzione è stata data alle vittime, esplorate più sotto il profilo della criminogenesi e della vittimologia investigativa. La vittima era oggetto di attenzione perchè poteva aiutare a comprendere le logiche dell’agire criminale e condurre all’identificazione dell’autore di un reato.
Gli autori dedicano il loro libro alle vittime che non hanno avuto giustizia e guardano alla vittima con un approccio che la moderna criminologia definisce “umanistico”.
Esplorare dolore ed emozioni per elaborare tecniche di approccio investigativo e risposte sociali ed istituzionali che evitino forme di vittimizzazione secondaria, preservando la vittima da ulteriori sofferenze.
E infine le nuove sfide dal metaverso alle blockchain, dai reati ambientali alla tutela del patrimonio artistico e culturale, dal riciclaggio alle criptovalute, dalle mafie tradizionali alle macromafie in continua metamorfosi, dalle brigate rosse al terrorismo internazionale fino alle nuove gangs criminali dei latinos e dei trappers, le bande dei motociclisti e i movimenti suprematisti. Un viaggio nei paesi del narcotraffico, in angoli del mondo come la tripla frontera, dove la ‘ndrangheta, il primero comando da capital, i cartelli messicani e persino organizzazioni terroristiche costituiscono un’Internazionale del crimine cui bisogna rispondere attraverso la cooperazione internazionale di polizia: ad una minaccia globale si risponde con un attacco globale al crimine e al terrorismo.
Con Vittorio Rizzi ed Annamaria Giannini, che hanno curato l’opera, hanno collaborato i più grandi investigatori del mondo, dai Direttori di Interpol ed Europol a Capi della polizia di Svizzera ed Argentina, oltre ad investigatori ed esperti forensi della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. Psicologi, giornalisti, vittime ed Accademici per un approccio al mondo dell’investigazione autenticamente olistico e globale. Se un tempo l’antropologia, la nefrologia e poi la psicologia, la psichiatria e la sociologia davano vita alla prima criminologia basata sulle scienze positive, oggi tutte le scienze, dalla filosofia alle neuroscienze, alla chimica e alla biologia su cui gli esperti forensi hanno mosso i primi passi fino alla fisica quantistica, alla matematica e all’informatica. Un viaggio nel tempo, dall’era analogica al bit quantistico per ricercare le tracce del reato ed identificarne gli autori.
L’opera è edita da PICCIN. Gli autori:
- Carlo Barbieri, Direttore Tecnico Superiore della Polizia di Stato
- Renato Biondo, Dirigente Superiore Tecnico della Polizia di Stato
- Lorenzo Bucossi, Dirigente Superiore della Polizia di Stato
- Jessica Burrai, Psicologa, Ricercatrice presso Sapienza Università di Roma
- Giorgio Butini, Primo Dirigente della Polizia di Stato
- Francesca Capaldo, Vice Questore della Polizia di Stato
- Nunzia Ciardi, Vice Direttore Generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale
- Pierluigi Cordellieri, Psicologo e Psicoterapeuta, Ricercatore presso Sapienza Università di Roma
- Riccardo Croce, Vice Questore Aggiunto della Polizia di Stato
- Catherine De Bolle, Direttore esecutivo di Europol
- Andrea Del Ferraro, Primo Dirigente della Polizia di Stato
- Stefano Delfini, Dirigente Superiore della Polizia di Stato
- Nicoletta Della Valle, Capo della polizia federale svizzera
- Liana Esposito, Sostituto Procuratore presso la Direzione Nazionale Antimafia
- Alfredo Fabbrocini, Primo Dirigente della Polizia di Stato
- Claudio Fusco, Direttore Tecnico Capo della Polizia di Stato
- Ivano Gabrielli, Primo Dirigente della Polizia di Stato
- Claudio Galzerano, Dirigente Generale di Pubblica Sicurezza
- Valerio Giardina, Generale di Brigata dell’Arma dei Carabinieri
- Antonio Grande, Primo Dirigente Medico della Polizia di Stato
- Stefano Guarnieri, Vice Presidente Associazione Lorenzo Guarnieri
- Juan Carlos Hernandez, Capo della Polizia Federale Argentina
- Egidio Lumaca, Primo Dirigente Tecnico Chimico in quiescenza
- Elisabetta Mancini, Dirigente Superiore della Polizia di Stato
- Fabiola Mancone, Dirigente Superiore della Polizia di Stato
- Antonino Maggiore, Generale di Corpo d’Armata della Guardia di Finanza
- Emanuela Mari, Psicologa, Ricercatrice presso Sapienza Università di Roma
- Stefano Moni, Dirigente Superiore Tecnico della Polizia di Stato
- Vincenzo Nicolì, Dirigente Superiore della Polizia di Stato
- Paolo Pagliaro, giornalista e direttore Agenzia 9colonne
- Giuseppe Petronzi, Dirigente Generale di Pubblica Sicurezza
- Silvano Piergrossi, Direttore Tecnico Capo della Polizia di Stato
- Cristina Rapetti, Vice Questore della Polizia di Stato
- Roberto Ribaudo, Colonnello della Guardia di Finanza
- Roberto Riccardi, Generale di Brigata dell’Arma dei Carabinieri
- Anna Maria Russitto, Primo Dirigente della Polizia di Stato
- Giancarlo Scafuri, Generale di Brigata dell’Arma dei Carabinieri
- Luca Scognamillo, Dirigente Generale di Pubblica Sicurezza
- Eugenio Rodolfo Spina, Dirigente Generale di Pubblica Sicurezza
- Giuseppe Enzio Spina, Generale di Divisione dell’Arma dei Carabinieri
- Jurgen Stock, Segretario Generale di Interpol
- Pierfrancesco Taurelli Salimbeni, Primo Dirigente della Polizia di Stato
- Francesco Taverna, Direttore Tecnico Capo della Polizia di Stato
- Maurizio Vallone, Dirigente Generale di Pubblica Sicurezza
- Carlo Verdiglione, Dirigente Superiore della Polizia di Stato
- Gianpaolo Zambonini, Dirigente Superiore Tecnico della Polizia di Stato
Il volume sarà presentato oggi a Palazzo Chiaromonte alle 18.00.