“La guerra è una vergogna umana: Il mondo si svegli prima che sia troppo tardi” di Nicolò Mannino

Monreale (PA) – “La guerra è una vergogna umana: Il mondo si svegli prima che sia troppo tardi” di Nicolò Mannino.

«Ho visto foto di bambini sgozzati dalla violenza di una guerra che è inumana come ogni violenza. Ho visto case crollare sotto bombardamenti assurdi e privi di logica. Ho visto tanta indifferenza come se chi sta dinnanzi la TV assista a un serial film non sapendo che dietro l’angolo si muore, si piange, si seppelliscono bambini con i loro genitori. Si muore tra salotti addobbati a festa e trattative che prendono tempo e perdono tempo mentre il mondo brucia, crolla, uccide i poveri mentre i potenti del “nulla” stanno blindati tra le loro sicurezze come se non dovessero rendere conto a Dio del loro agire.

Il pianto dei bambini squarcia il velo dell’ipocrisia, le preghiere (come dice monsignor Antonio Staglianò Presidente della Pontificia accademia di Teologia) diventano spesso “parafulmini”, mentre tutto scorre tanto non mi tocca e non tocca i miei cari e i miei affetti più cari. Si muore tra silenzi e commenti, tra tavole rotonde e dialoghi a lunga  scadenza. Si, muore e basta. A pagare questa folle corsa alle armi, al potere, all’arroganza e alla cattiveria sono i bambini, i poveri il popolo che la guerra la subisce e non la vuole a nessun prezzo. Fermiamoci e blocchiamo questa assurda e inumana sete di potere.

Il volto privo di vita di tanti uomini e donne, di tanti bambini avvolti dal lenzuolo della morte non può farci rimanere inermi. Leviamo la voce, con forza con determinazione e con quel coraggio profetico che viene solo dalla fede. Sì, facciamo appello alla fede, al quel credo che non è e non può essere solo ritualità bensì coraggio di un’azione che dice con coerenza da quale parte si sta. Una fede anonima, salottesca e benpensante non è certo quella indicata dall’Uomo di Galilea che passando guariva, perdonava, ammoniva e indicava traguardi di libertà. Agire con forza, con fede e coraggio per divenire “sentinelle di un’alba nuova” e non vedere più bambini seppelliti da un’arroganza che sa solo di violenza cattiva che sporca il cuore e lo rende di roccia altro che umano. In nome di Dio Amore, basta, basta, basta: fate di tutto per scuotere la coscienza di chi spesso dimentica di averne una. La guerra è il fallimento dell’uomo, di chi è eletto per servire e non per pianificare azioni di morte. In nome di queste vittime innocenti leviamo la voce per dare bellezza alla vita e asciugare ogni lacrima che non può sgozzare un presente che sa di morte. Questa non è vita… ma solo inferno, E noi siamo nati per vivere non per trascinare i giorni verso una “morte annunciata”» Nicolò Mannino.

Giuseppe Longo

Qualis eligere