“Grave l’esposizione sui palazzi istituzionali della bandiera israeliana”

Non si dimentichino le relazioni di pace e solidarieta’ tra Sicilia e Palestina”

Palermo – “Riteniamo gravissima l’esposizione sui palazzi istituzionali della bandiera israeliana, Stato che si sta macchiando da decenni di gravi crimini contro l’umanità. Speravamo invece nell’espressione del senso di solidarietà che la Sicilia, la nostra seconda casa, esprime ad un popolo oppresso, quale è il popolo palestinese”. E’ il contenuto della lettera che l’associazione Voci nel Silenzio della comunità palestinese palermitana ha inviato al presidente della Regione Renato Schifani, al sindaco di Palermo Roberto Lagalla e al presidente del Consiglio Comunale Giulio Tantillo dopo che nei giorni scorsi sulle facciate di Palazzo d’Orleans e Palazzo delle Aquile è stata esposta la bandiera israeliana in segno di solidarietà e vicinanza al popolo ebraico.

L’associazione ricorda che “il popolo siciliano, forte di una cultura e di una contaminazione mediterranea radicata nella storia, ha da sempre espresso vicinanza e amicizia al popolo palestinese”. Inoltre, prosegue nella lettera, “il Consiglio Comunale di Palermo ha sottoscritto accordi di gemellaggio con città palestinesi come Betlemme, città natale di Gesù Cristo, ma anche con la città della Striscia di Gaza come la martoriata Khan Younes, dando ospitalità anche all’allora sindaco in visita a Palermo”.

Da qui la denuncia che segue all’esposizione della bandiera israeliana: “Per queste, e molte altre ragioni legate al diritto internazionale, alla libertà dei popoli, ed alla nostra comune concezione di democrazia – si legge nella missiva – riteniamo gravissima l’esposizione sui palazzi istituzionali della bandiera israeliana, Stato che si sta macchiando da decenni di gravi crimini contro l’umanità. Speravamo invece nella espressione del senso di solidarietà, che la Sicilia, la nostra seconda casa, esprime ad un popolo oppresso, quale è il popolo palestinese”. 

La lettera

Palermo; 19 ott. 23

Al Presidente della Regione Siciliana

Onorevole Renato Schifani

Al Presidente del Parlamento Siciliano

Onorevole Gaetano Galvagno

Al Sindaco di Palermo

Professor Roberto Lagalla

Al Presidente del Consiglio Comunale Palermo

Dr. Giulio Tantillo

Oggetto: esposizione Bandiera Palestinese

Il popolo siciliano, forte di una cultura e di una contaminazione mediterranea radicata nella storia, ha da sempre espresso vicinanza e amicizia al popolo palestinese. Una tradizione, questa, che si è consolidata in ogni aspetto della quotidianità, e non è espressa solamente dai numerosi monumenti architettonici, anche a due passi dalle vostre sedi istituzionali, ma anche attraverso atti concreti di fratellanza.

Il Consiglio Comunale di Palermo, ad esempio, ha sottoscritto accordi di gemellaggio con città palestinesi come Betlemme, città natale di Gesù cristo, ma anche con la città della Striscia di Gaza come la martoriata Khan Younes, dando ospitalità anche all’allora sindaco in visita a Palermo.

Cosi come Palermo, anche Messina ha più volte espresso la propria vicinanza alla Palestina. Ne è prova la missione pacifica di solidarietà della Coalizione Internazionale della Freedom Flotilla avviata proprio dal porto di Messina nel percorso che la portava verso la striscia di Gaza, nel tentativo di rompere il disumano ed illegittimo embargo imposto sulle oltre due milioni di persone che ci vivono.

Per queste, e molte altre ragioni legate al diritto internazionale, alla libertà dei popoli, ed alla nostra comune concezione di democrazia, riteniamo gravissima l’esposizione sui palazzi istituzionali della bandiera israeliana, Stato che si sta macchiando da decenni di gravi crimini contro l’umanità. Speravamo invece nella espressione del senso di solidarietà, che la Sicilia, la nostra seconda casa, esprime ad un popolo oppresso, quale è il popolo palestinese.

Siamo fiduciosi, per ragioni umanitarie, di diritto internazionale, e di buon senso, che la S.L. in indirizzo, non si tirreranno indietro rispetto all’espressione del popolo siciliano.

Voci nel Silenzio

Z. Darwish

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