San Cipirello. Marcia della Pace

San Cipirello (PA) – Sabato 27 gennaio, ore 16.30, Marcia della Pace.

«Arcidiocesi di Monreale, Ufficio per la Pastorale Sociale e del Lavoro, Consulta delle Aggregazioni Laicali, Pastorale Giovanile.

La mia preghiera all’inizio del nuovo anno è che il rapido sviluppo di forme di intelligenza artificiale non accresca le troppe disuguaglianze e ingiustizie già presenti nel mondo, ma contribuisca a porre fine a guerre e conflitti, e ad alleviare molte forme di sofferenza che affliggono la famiglia umana. Possano i fedeli cristiani, i credenti di varie religioni e gli uomini e le donne di buona volontà collaborare in armonia per cogliere le opportunità e affrontare le sfide poste dalla rivoluzione digitale, e consegnare alle generazioni future un mondo più solidale, giusto e pacifico” (dal Messaggio di Papa Francesco per la LVII GIORNATA MONDIALE DELLA PACE).

Noi, Chiesa di Monreale, con il mese di riflessione sulla pace, animato dall’Ufficio diocesano per i problemi sociali, il Servizio di pastorale giovanile e la Consulta delle Aggregazioni laicali, che si concluderà sabato 27 gennaio con la Marcia diocesana della Pace a San Cipirello, ribadiamo con forza e convinzione che la pace è difficile ma non impossibile! Essa diventa concreta possibilità per gli uomini se si tiene conto non soltanto della sua natura storica, ma anche di quella teologica.

La natura teologica della pace ci dice che essa non è semplicemente “assenza di guerra” e, tanto meno, “assenza di conflitti”, ma è piuttosto dono che domanda la scelta personale di ogni persona di stare in “modo nuovo” dentro la propria storia e le relazioni di cui è caratterizzata. La Pace è una scelta di vita, di vita nuova” (dal Messaggio di S.E. Mons. Gualtiero Isacchi per il mese della Pace in Diocesi).

Siamo certi che tutti noi abbiamo a cuore temi come Pace, Legalità e custodia del creato, ma siamo altresì convinti che il camminare insieme (sinodalità), che abbiamo già intrapreso con sollecitudine, vi troverà disponibili a fare della nostra una Chiesa sempre più in dialogo con il mondo» (Don Angelo Inzerillo, Don Pietro Macaluso, Don Gaetano Gulotta).

Giuseppe Longo

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