Luca Attanasio. Uno di noi ,uno per noi – Perché la memoria non muore, di Nicolò Mannino

Monreale (PA) – Luca Attanasio. Uno di noi, uno per noi – Perché la memoria non muore, di Nicolò Mannino.

«Sono passati tre anni dall’uccisione di Luca  Attanasio e puntualmente, con spirito di profonda commozione e affetto – verso la famiglia Attanasio – Il Parlamento della Legalità Internazionale ne ricorda la bellezza di Luca, lo spirito di servizio, la professionalità e la solarità. Nicolò Mannino, Presidente del movimento che è di taglio internazionale, ha preso carta e penna e ha voluto rendere viva la memoria con una lettera  aperta indirizzata a tutti i giovani affinché Luca sia ancora  più vivo che mai. Ecco cosa scrive Nicolò Mannino.

«Carissimo Luca sono passati tre anni da quel 22 febbraio quando un’arma stretta alla mano di un essere umano (non posso chiamarlo uomo) ha bloccato la tua corsa verso i poveri, i bambini dei villaggi che geograficamente disegnano la Repubblica Democratica del Congo. Sei rimasto vivo nella memoria di chi sa che sei, oggi, più vivo che mai con quel sorriso che è più di una carta d’identità poiché il documento cartaceo sa di scadenza ma tu sei rimasto immortale ed eterno.

Tre anni senza di te, ma con te nel cuore, nelle idee di portare avanti il tuo progetto di vita, di sviluppo del Paese (che io chiamo mondo) dove la violenza e la sopraffazione cessino di incattivire il cuore di chi pensa solo all’avere mettendo sotto i piedi, la dignità e la bellezza di essere un “uomo Libero”; grande lezione di vita quella dei tuoi splendidi genitori che si sono opposti alla richiesta della pena di morte per i tuoi carnefici.

Ricordo la voce pacata e a tratti bloccata dal dolore di papà Salvatore “No, alla pena di morte per gli assassini di Luca. Siamo Cristiani. Morte non chiami Morte”. Che inno pasquale, che meraviglia di testimonianza, che coraggio di onestà e di bellezza di cuore. E se questi, caro Luca sono tuoi splendidi genitori, non oso immaginare tu che in quella casa sei cresciuto e hai respirato quel “fresco profumo di libertà” (come amava spesso ripetere Paolo Borsellino durante gli incontri con i giovani in questa martoriata terra di Sicilia). Tre anni senza la tua presenza ma sempre accompagnati dal tuo cuore, dalla tua grinta di essere “Ambasciatore di Speranza” e di una cultura che va alla radice per piantare semi che sono pronti a germogliare nel cuore e nell’anima di chi crede che “nessuna notte sarà così lunga da impedire al giorno di ritornare”. Un abbraccio forte fratello Ambasciatore e ricorda che, nonostante tutto, abbiamo sempre bisogno del tuo sorriso e della tua lezione di vita dove con volto libero e schiena diritta hai insegnato a tutti noi, che nulla può bloccare l’azione di riscatto quando il cuore detta le regole e la fede tramuta tutto in azione» (Nicolò Mannino).

Giuseppe Longo

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