Il concordato preventivo e le sue criticità, incontro dei commercialisti di Palermo 

Le criticità della riforma del concordato preventivo biennale saranno analizzate nel corso di un convegno organizzato dall’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Palermo, lunedì 4 marzo a Palermo all’Hotel Astoria con inizio alle 15.30. 

Palermo – Il testo prevede il blocco della base imponibile su cui pagare le imposte per due anni ed è una misura che si rivolge soprattutto ai contribuenti  fino ad un volume di affari di 5 milioni di euro. Questi hanno la possibilità di accettare una proposta dell’Agenzia delle Entrate che permetterà al contribuente di pagare le tasse in misura fissa senza variazioni commisurate all’aumento o alla diminuzione dei redditi.  Ma ci sono alcune criticità, come sarà evidenziato dal presidente dell’ordine dei commercialisti di Palermo, Nicolò La Barbera: “ci sono numerose cause di decadenza del concordato che rappresenta solo il primo passo di un processo che porta all’accordo con l’Agenzia delle Entrate”, spiega.  Ad esempio in caso della scoperta di attività non dichiarate  ma anche se il contribuente accumula debiti previdenziali o tributari pari o superiori a 5 mila euro. Ma anche l’omessa emissione di uno scontrino fiscale porta alla cancellazione dei benefici del concordato biennale. 

Dal primo luglio, inoltre, sarà necessario “porre molta attenzione”, spiega ancora La Barbera, “sui limiti delle compensazioni dei crediti e la presenza di carichi tributari, perchè in questi adempimenti si rischia di perdere i benefici acquisiti dal concordato”.  Dopo i saluti di La Barbera introdurrà i lavori  Ernesto Gatto,  Consigliere ODCEC Palermo delegato alla Formazione mentre la relazione sarà affidata a  Francesco Barone, Dottore Commercialista in Catanzaro e Revisore Legale, Pubblicista. 

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