Anima. Dentro il suono delle Alpi. Al MUSE risuona l’Avez del Prinzep

Trento – Anima. Dentro il suono delle Alpi. Al MUSE risuona l’Avez del Prinzep.

«ANIMA. Dentro il suono delle Alpi dal 23 marzo al 7 luglio, mostra “ANIMA. Dentro il suono delle Alpi”. Inaugurazione: venerdì 22 marzo alle 18.30. 

23 e 24 marzo, “La stanza dell’ANIMA” esecuzioni musicali del Quartetto Pegreffi con gli strumenti di ANIMA in collaborazione con Le Dimore del Quartetto. 

4 luglio 2024, prima dello spettacolo ANIMA. Testi originali di Marco Albino Ferrari, musiche originali di Giovanni Bonato, regia di Andrea Brunello – Compagnia Arditodesìo. 

ANIMA è un progetto che parla di alberi, suono e musica. Racconta la realizzazione di un quartetto d’archi realizzato con tavole armoniche e anima in abete bianco, utilizzando il prezioso legno dell’Avez del Prinzep,  testimonianza naturalistica degli Atipiani Cimbri nel Comune di Lavarone, schiantato nel 2017 con l’incredibile altezza di 52 metri e 250 anni di vita.  Era il più alto abete bianco d’Europa, oggi è il simbolo delle Alpi e della loro trasformazione climatica. 

ANIMA narra la storia di una nuova vita, una forma di rigenerazione, un bellissimo racconto che conduce a conoscere gli alberi e la genesi di uno strumento musicale attraverso una duplice modalità, quella di una mostra e di uno spettacolo.  

Il percorso espositivo “ANIMA. Dentro il suono delle Alpi” (al MUSE, dal 23 marzo al 7 luglio) ripropone attraverso pannelli esplicativi le fasi e le caratteristiche naturali e artigianali della lavorazione del legno a partire dall’albero e dalla sua maestosa crescita, per poi descrivere la cura e la raffinatezza dell’arte della costruzione degli strumenti ad arco che compongono la dimensione classica del quartetto d’archi. La mostra, visitabile nella lobby del museo senza necessità di acquisto del biglietto d’ingresso, sarà affiancata il 23 e 24 marzo da La stanza dell’ANIMA, uno speciale momento per ascoltare da vicino gli strumenti creati nell’ambito del progetto, grazie agli assaggi musicali del Quartetto Pegreffi (Emma Parmigiani violino, Inesa Baltatescu violino, Maria Giulia Tesini viola, Lorenza Baldo violoncello) in collaborazione con Le Dimore del Quartetto. 

In lavorazione per questa estate, lo spettacolo omonimo di parole e musica, immagini e suoni, con i testi di Marco Albino Ferrari, le musiche originali di Giovanni Bonato, per la regia di Andrea Brunello, Compagnia Arditodesio. Uno spettacolo in cui la voce di Ferrari e i suoni del quartetto ANIMA portano dentro al suono delle Alpi dando voce al legno dell’Abete del Principe. E coinvolgendo il pubblico. 

L’intero progetto nasce da un’idea e con la direzione artistica di Giovanni Costantini, in partnership con Muse – Museo delle Scienze e Comune di Lavarone.

“ANIMA è un sogno, una sfida al tempo: dare una nuova vita all’Abete del Principe altrettanto lunga di quella che ha già vissuto, affinché il suo schianto non sia una fine ma solo l’asse di simmetria tra un prima e un dopo di secoli – spiega Costantini. “E solo degli strumenti ad arco di qualità possono permettere un azzardo di questo tipo, perché ancora oggi l’umanità può ascoltare la voce di violini realizzati 400 anni fa. ANIMA è una bellissima storia, che viaggerà, e che fin da subito ho desiderato potesse essere raccontata da un percorso espositivo e da uno spettacolo, per portare la voce dell’Abete del Principe ed il suo messaggio a più persone possibili. Grazie al MUSE e al Comitato Valorizzazione Avez del Prinzep per aver creduto in questo sogno.” 

“Il Museo delle Scienze – sottolinea il co-ideatore del progetto Michele Lanzinger – ha sostenuto e partecipa con convinzione a progetti che sappiano mettere in relazione le diverse “anime” che definiscono un rapporto virtuoso tra la dimensione ambientale, in quanto sostenuta da metodo e approccio scientifico, con la componente culturale, la quale fornisce senso e fondamento al nostro agire in termini di comunità e società. Portare la matericità dell’Avez del Prinzep a testimonianza culturale attraverso la mediazione musicale si pone in termini di progetto di grande in innovazione culturale e di promozione di una visione di mondo dove ambiente, sviluppo sostenibile e linguaggi artistici convergono per indicare mondo di valori condivisi e di futuri sostenibili.” 

La realizzazione del quartetto d’archi

Il quartetto d’archi protagonista di ANIMA è stato realizzato dal liutaio Gianmaria Stelzer a partire dal legno dell’Avez del Prizep, attraverso un procedimento lungo, sperimentale e meticoloso, concluso nel dicembre 2023 a Zurigo, dove ha attualmente il laboratorio. 

Ora, gli strumenti sono pronti per essere suonati e l’intero processo della loro nascita è stato seguito, documentato e trasposto in mostra. Una parte specifica del violino, l’anima – un listello cilindrico di pochi mm di diametro, posizionato all’interno della cassa armonica che ne determina la bellezza della voce – è stata inoltre scelta come simbolo dell’intero progetto, che ne trae il nome. 

«Per produrre ciò che tradurrà gesti in musica ci vuole una pazienza costante, che cresce con l’andare del tempo, quando da un tronco d’albero ci si ritrova con una tavola armonica pronta per essere verniciata” – spiega il liutaioGianmaria Stelzer. 

“Legno, soltanto legno e tempo, molto. Dedizione, vesciche, calli e schegge. Attrezzi rubati a scultori e dentisti, orafi e pittori. Ci sono i profumi, c’è quello “alpino” dell’abete di risonanza, l’acero bruciato che ricorda il cioccolato, i balsami e le essenze delle vernici naturali, la pece”.  

Il percorso espositivo “ANIMA. DENTRO IL SUONO DELLE ALPI” 

La mostra si caratterizza di quattro elementi – l’albero, gli strumenti, l’acustica del legno, il progetto ANIMA – che abbracciano una rappresentazione realistica nelle dimensioni e forma del fusto del monumentale Avez del Prinzep. 

L’esposizione racconta nella sua interezza il progetto ANIMA a partire, quindi, dall’albero suo protagonista e narra le diverse sfaccettature, dall’ambito naturalistico a quello artistico, dal lato scientifico a quello musicale. 

L’inaugurazione è prevista per venerdì 22 marzo alle 18.30 in collaborazione con Le Dimore del Quartetto. 

Lo spettacolo ANIMA 

Il percorso espositivo dedicato ad ANIMA è stato pensato fin dal principio in forma agile per poter viaggiare il più possibile al seguito dello spettacolo che porta lo stesso nome e racconta il medesimo messaggio: la rigenerazione dell’Avez del Prinzep in strumenti musicali. 

Un quartetto d’archi, una voce recitante, luci evocative e azioni sceniche essenziali ci porteranno all’interno di una storia di importanza simbolica per un periodo, il nostro, segnato da un’incertezza lacerante. Perché l’Avez del Prinzep e il suo schianto sono il simbolo di una società incapace di mantenere ciò che è sacro, la vita, la storia, la montagna e le sue tradizioni, il clima e un futuro collettivo che troppo spesso ci spaventa. 

Questa è la sfida di ANIMA, una produzione di Ardìtodesìo per la regia di Andrea Brunello, con le musiche originali di Giovanni Bonato e i testi e la narrazione di Marco Albino Ferrari.  

“Una sfida – spiega Andrea Brunello, regista, drammaturgo e attore, direttore di Arditodesìo – che affrontiamo con il linguaggio della musica e del testo che assieme diventano teatro “civile” nel senso della nostra civiltà, di quello che ci rende umani. ANIMA parla di noi gettando lo sguardo oltre i nostri limiti, in armonia con la natura, le onde sonore, le vibrazioni che ci emozionano. L’Abete del Principe si è schiantato ma a noi rimane la sua parte più intima, il suo cuore e la sua anima, appunto, che risuona in maniera speciale per celebrare quella parte umana che ama la natura e la montagna, e la vuole proteggere”. 

Il percorso espositivo “ANIMA. DENTRO IL SUONO DELLE ALPI” 

La mostra si caratterizza di quattro elementi – l’albero, gli strumenti, l’acustica del legno, il progetto ANIMA – che abbracciano una rappresentazione realistica nelle dimensioni e forma del fusto del monumentale Avez del Prinzep. 

L’esposizione racconta nella sua interezza il progetto ANIMA a partire, quindi, dall’albero suo protagonista e narra le diverse sfaccettature, dall’ambito naturalistico a quello artistico, dal lato scientifico a quello musicale. 

L’inaugurazione è prevista per venerdì 22 marzo alle 18.30 in collaborazione con Le Dimore del Quartetto. 

Lo spettacolo ANIMA 

Il percorso espositivo dedicato ad ANIMA è stato pensato fin dal principio in forma agile per poter viaggiare il più possibile al seguito dello spettacolo che porta lo stesso nome e racconta il medesimo messaggio: la rigenerazione dell’Avez del Prinzep in strumenti musicali.  Un quartetto d’archi, una voce recitante, luci evocative e azioni sceniche essenziali ci porteranno all’interno di una storia di importanza simbolica per un periodo, il nostro, segnato da un’incertezza lacerante. Perché l’Avez del Prinzep e il suo schianto sono il simbolo di una società incapace di mantenere ciò che è sacro, la vita, la storia, la montagna e le sue tradizioni, il clima e un futuro collettivo che troppo spesso ci spaventa. Questa è la sfida di ANIMA, una produzione di Ardìtodesìo per la regia di Andrea Brunello, con le musiche originali di Giovanni Bonato e i testi e la narrazione di Marco Albino Ferrari.  

“Una sfida – spiega Andrea Brunello, regista, drammaturgo e attore, direttore di Arditodesìo – che affrontiamo con il linguaggio della musica e del testo che assieme diventano teatro “civile” nel senso della nostra civiltà, di quello che ci rende umani. ANIMA parla di noi gettando lo sguardo oltre i nostri limiti, in armonia con la natura, le onde sonore, le vibrazioni che ci emozionano. L’Abete del Principe si è schiantato ma a noi rimane la sua parte più intima, il suo cuore e la sua anima, appunto, che risuona in maniera speciale per celebrare quella parte umana che ama la natura e la montagna, e la vuole proteggere”». 

MUSE Museo delle Scienze , C.so del lavoro e della scienza 3, Trento

Info: www.muse.it

Ph. MUSE

Giuseppe Longo

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