Commemorazione del carabiniere Orazio Costantino ucciso dalla mafia il 27 aprile 1969

Lucca – Il 27 aprile 1969, alle 16:30 circa, nelle campagne tra Casteldaccia e Altavilla in provincia di Palermo, venne ucciso durante un conflitto a fuoco con un sicario della mafia, il giovane carabiniere Orazio Costantino. Costantino aveva 37 anni ed era impegnato in un’operazione contro il fenomeno di estorsione ai danni di un imprenditore locale. Era reputato da tutta la collettività una persona retta e affidabile. Sempre attento ai principi della legalità e ai bisogni della collettività. Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani ne ricorda la tragica vicenda attraverso l’elaborato della studentessa Sofia Astorino della classe I sez. D del Liceo Scientifico Filolao di Crotone.

Orazio Costantino

Orazio Costantino, carabiniere italiano, nato il 24 gennaio del 1931 a Castroreale (ME), morì il 27 aprile del 1969 a Casteldaccia (PA) mentre era in servizio. Era stato mandato in missione con l’intento di arrestare due colpevoli di tentata estorsione. In un primo momento, Costantino, fronteggiò solo uno dei due artefici, il quale era dotato di un fucile da caccia. Cercando di impedirgli ogni tentativo di fuga, Orazio, affrontò il delinquente con l’arma datagli in dotazione. Nonostante ciò, Costantino venne preso in pieno petto e cercando invano di resistere al suo assassino, dopo vari tentativi, cadde al suolo. Fu un uomo di sublime coraggio; il suo alto senso di responsabilità si manifestò fino all’ultimo respiro. Infatti, prima di chiudere per l’ultima volta gli occhi, riuscì a fornire ai propri commilitoni delle utili informazioni per l’identificazione del malvivente. Per il coraggio dimostrato, gli venne assegnata la medaglia d’oro al valor militare della memoria.

Il valoroso carabiniere Orazio Costantino fu doppiamente coraggioso: incontrò la morte per mano criminale mentre svolgeva con onore i propri compiti e fino alla morte si rese utile alla sua comunità per prevalere la legalità sull’illegalità e il diritto sulla prepotenza. Un altro esempio da proporre ai nostri giovani studenti.

Il CNDDU invita nuovamente gli studenti e i docenti ad aderire al progetto #inostristudentiraccontanoimartiridellalegalità. Gli elaborati possono essere segnalati al CNDDU che li renderà visibili sui propri canali social (email: coordinamentodirittiumani@gmail.com)

Prof. Romano Pesavento

Presidente CNDDU

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